Calcio
Marco Verratti: “La Nazionale è guarita. Mi piace la filosofia di Mancini, facciamo innamorare la gente”
Verratti oggi è stato protagonista in conferenza stampa a Coverciano dove l’Italia si sta preparando in vista della sfida al Portogallo, match valido per la Nations League in programma sabato 17 novembre a San Siro. Il centrocampista è stato tra i migliori in campo contro la Polonia un mese fa e la speranza è quella che si esibisca ancora su certi livelli.
Il giocatore del PSG si è espresso in questo modo in merito all’Italia: “La Nazionale è guarita rispetto alla batosta di un anno fa con la Svezia. Mi piace la filosofia di Mancini, mi piace giocare con Jorginho, mi piace avere in mano sempre il pallino. Un po’ troppo leggerini in mezzo al campo? Credo che sia invece la strada giusta per il futuro e che si debba proseguire così, senza pensare troppo alle caratteristiche degli avversari. Concentriamoci su noi stessi, bisogna creare un’identità chiara e credere fino in fondo in una filosofia di gioco ben precisa. Ora pensiamo a ripeterci con il Portogallo, facciamo di tutto per arrivare primi, anche se il destino finale dipende sempre dai portoghesi. Spero comunque in una grande gara a Milano, voglio che la gente torni a innamorarsi della Nazionale. Questo deve essere il nostro primo obiettivo”.
Verratti si è soffermato anche su Gigi Buffon e su Tonali: “Gigi è felice di avere scelto Parigi, si allena con l’entusiasmo di un bambino, ha contagiato tutti. È incredibile la voglia e la passione che ci mette ogni giorno sul campo. Per quanto riguarda la Nazionale, lui non deve dimostrare nulla, ha dato ogni cosa per questa maglia. Coverciano è casa sua, e se ci sarà bisogno…”. Intanto in azzurro si affaccia per la prima volta Tonali, “che arriva dalla serie B proprio come accadde a me. Non ha bisogno di consigli, se è qui non è un regalo. Ha qualità importanti, e lo sta dimostrando a Brescia. È un ragazzo intelligente, gli staremo vicini”.
Il playmaker si è soffermato anche sul ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza: “Voglio chiarire che a Parigi sto bene. Nei giorni scorsi ho fatto una cazzata, una stupidata, rappresento un club di prestigio e devo comportarmi sempre di conseguenza. Però ho sentito in ogni momento la società vicina, e questo è importante per me. Io nel mirino della stampa francese? Non ci faccio caso, per me conta solo la fiducia del club. Sono da 7 anni in Francia, mai avuto problemi con gli allenatori. Da quando è partito Ibra, sono stato spesso il responsabile di tante cose, ma forse è perché vedono in me uno importante in questa squadra”.
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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com