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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2019: Italia tra un pass ormai prossimo e l’ultima di Masciadri in azzurro

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Delle due partite valide per qualificazioni agli Europei 2019 di basket femminile, quella di Slavonski Brod era senza ombra di dubbio la più temuta dalle azzurre, se non altro per le tante possibili implicazioni in materia di qualificazione agli Europei 2019. Adesso l’Italia, dopo il 52-64 con cui ha regolato la Croazia, può stare molto più tranquilla: la vittoria con la Svezia regalerebbe il primo posto, ma anche in caso di sconfitta dovrebbero capitare dei cataclismi difficili da immaginare perché l’Italia salti Serbia e Lettonia 2019.

E’ stata la partita di Elisa Penna: 17 punti, 5/6 da tre e l’ulteriore conferma che per lei, già punta della squadra universitaria di Wake Forest in NCAA, il posto in Nazionale è più che saldo. Chi non la conosce, o chi è più semplicemente legato ai nomi di Giorgia Sottana e Cecilia Zandalasini, può sorprendersi: Penna, però, una sorpresa non è, perché ha già dimostrato da parecchio tempo di meritarsi l’azzurro, ed è stata anche tra le 12 di Repubblica Ceca 2017. Il lato migliore del suo gioco è che non è soltanto un’abile tiratrice, ma anche una giocatrice molto tecnica, il che qualche vantaggio quando ci si avvicina al canestro lo può sempre portare.

Abbiamo citato Cecilia Zandalasini: ieri è stata protagonista di una serataccia. Può succedere: 5 punti con 2/13 dal campo non sono da lei, ma è capitato davvero a chiunque di attraversare la più classica delle giornate in cui non entra assolutamente niente. L’importante è che le altre sue compagne abbiano saputo trovare la serata giusta, sia in attacco che in difesa, altrimenti è facile intuire il coro di amenità udibili su una giocatrice che ha dimostrato di sapersela giocare con le migliori in Europa e negli Stati Uniti. E non l’avrebbe meritato in nessun caso, perché le partite storte ci possono stare.

Mercoledì 21 novembre ci sarà l’ultima partita in Nazionale di Raffaella Masciadri. A La Spezia ci sarà modo e tempo di esprimere tutto l’affetto verso una giocatrice che chiuderà col basket giocato alla fine del 2018, e sarà uno di quei momenti strani della storia della pallacanestro italiana. Perché dalla prossima in avanti, se ci sarà qualcuna che indosserà la maglia numero 11, dovrà sapere il reale significato di quel numero per tutto il movimento del basket femminile nostrano. Lei, per questa maglia, ha dato tutto. Ha vissuto il periodo buio di inizio anni 2000, ha vissuto la rinascita, ha vissuto troppe incredibili beffe, una peggiore dell’altra, sul punto di raggiungere dei risultati importanti. Ma una cosa l’ha fatta. Ha fatto in modo che ci si ricordi di lei. E in quella notte spezzina, le andrà tributato un unico, grande grazie.





 

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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