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F1, GP Abu Dhabi 2018: Hamilton vuol chiudere in bellezza, serve l’impresa alla Ferrari

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Sta per calare il sipario su questo Mondiale 2018 di Formula Uno. Nello splendido scenario di Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina, il Circus si esibirà per l’ultimo spettacolo. In chiave iridata, non vi è nulla di importante in ballo: Lewis Hamilton e la Mercedes hanno già chiuso i giochi. Tuttavia la corsa è ambita perchè conquistarla può essere significativo per molti aspetti.

Hamilton e le Frecce d’Argento vogliono chiudere in bellezza. Dopo aver ottenuto l’undicesima pole stagionale (la n.83 in carriera), il n.44 si aspetta di centrare l’11° successo in gara, conseguendo così più del 50% delle vittorie a disposizione dei piloti in calendario. Numeri incredibili per un pilota sempre estremamente lucido e conscio delle proprie possibilità. Certo, la macchina va decisamente forte su questo tracciato. La prima fila tutta argentata lo dice chiaramente. La W09 infatti ha maggior carico aerodinamico rispetto a tutti gli altri nell’ultimo settore, facendo una gran differenza nella sequenza di curve a 90°. Un aspetto che ha consegnato la pole al n.44, capace però di esprimere il 100% del pacchetto quando era opportuno farlo. In corsa, quindi, è lecito aspettarsi un Hamilton grande protagonista e con tutte le possibilità di centrare il bersaglio grosso ed ottenere il quarto successo personale su questa pista che, nell’era dei motori ibridi, ha sempre visto trionfare la Stella a tre punte.

Servirà l’impresa al Cavallino Rampante. La monoposto di Maranello si è dimostrata estremamente veloce nei tratti veloci della pista ma non altrettanto nell’ultimo, palesando instabilità sull’avantreno. Criticità emerse fin dal venerdì e nel sabato si è cercato nei limiti del possibile di minimizzarle, centrando la seconda fila con il tedesco Sebastian Vettel terzo e il finlandese Kimi Raikkonen quarto. La Rossa, a questo punto, dovrà badare alla gestione degli pneumatici per guardarsi dalla possibile risalita della Red Bull, estremamente rapida con benzina a bordo.

La macchina di Milton Keynes, un po’ come accaduto in Brasile, è quella che meglio riesce a conservare le gomme e potrebbe quindi diventare una pericolosa insidia. L’australiano Daniel Ricciardo (quinto) e l’olandese Max Verstappen (sesto) saranno da temere in un quadro del genere. Da par suo la scuderia di Maranello non vorrà essere anche in quest’ultima tappa la terza forza del lotto. Una corsa che sarà decisa quasi esclusivamente al via. La strategia di una sola sosta, infatti, sembrerebbe abbastanza obbligata e quindi non sarebbe sorprendente assistere ad una gara di controllo in cui i team, nel primo stint, cercheranno di restare in pista il più a lungo possibile.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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