Curling
Curling, Europei 2018, un torneo a due facce per l’Italia: gli uomini scrivono la storia, le donne vengono retrocesse
Un Europeo a due facce per la Nazionale italiana di curling a Tallinn (Estonia). La squadra maschile ha infatti scritto la storia, conquistando una straordinaria medaglia di bronzo e riportando l’Italia sul podio continentale dopo 39 anni. La squadra femminile è stata invece retrocessa nella Divisione B, dopo aver chiuso all’ultimo posto il round robin.
La storica impresa realizzata da Joel Retornaz e compagni arriva al termine di un percorso di crescita che ha portato gli azzurri a lottare alla pari con le squadre migliori del mondo. Questa squadra è ormai un gruppo consolidato, che al di là di qualche minima variazione, gioca insieme da quattro anni. Atleti e tecnici hanno lavorato sodo nel quadriennio olimpico e si sono visti i frutti prima con la qualificazione a Pyeongchang e ora con questa meritata medaglia. Dopo tanti anni nell’ombra l’Italia può finalmente dire di essere tra le nazioni di punta attuali in ambito maschile.
I nostri portacolori hanno messo cuore e grinta a Tallinn, riuscendo a sopperire anche a qualche limite tecnico con lo spirito di squadra e un grande carattere nei momenti chiave. Se pensiamo che l’Italia è stata sconfitta all’extra-end da una Scozia che ha poi vinto il titolo travolgendo anche la fortissima Svezia, ci rendiamo conto dell’altissimo livello raggiunto dagli azzurri, che sono pronti a gareggiare con questa consapevolezza ai Mondiali, in cui cercheranno di farci sognare ancora una volta.
L’Italia femminile è invece passata dal bronzo della scorsa edizione alla retrocessione di quest’anno. A prima vista questa potrebbe sembrare una debacle clamorosa, ma in verità era prevedibile. Infatti l’Italia si è presentata con una squadra molto diversa rispetto a dodici mesi fa, senza la veterana Diana Gaspari e con due atlete inesperte come Elena Dami e Federica Ghedini. L’assenza della skip che ha guidato le azzurre in tutte le ultime competizioni ha pesato molto, con Veronica Zappone che è spesso andata in difficoltà nel momento cruciale, sbagliando l’ultima stone.
Un risultato indubbiamente pesante, perché le azzurre non potranno gareggiare ai Mondali e dovranno ripartire dalla Divisione B il prossimo anno. Tuttavia questo ricambio generazionale potrà comunque portare dei benefici a lungo termine e bisognerà quindi dare il tempo a questa squadra di crescere, visto che le potenzialità ci sono.
alessandro.farina@oasport.it
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Foto: WCF / Richard Gray