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Salto con gli sci, Coppa del Mondo Ruka 2018: Kobayashi raddoppia, Wellinger e Stoch devono arrendersi al giapponese

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Cambia il giorno, non il vincitore: a Ruka è sempre tempo di Ryoyu Kobayashi, che fa sua anche la seconda gara del weekend sull’HS142 meglio noto come Rukatunturi, che ha punto K ai 120 metri. Il giapponese ha confermato il suo stato di grazia in questo weekend. Kobayashi, col terzo posto di Wisla e coi due successi finlandesi, ha raccolto già così più punti in Coppa del Mondo in una settimana (260) di quanti non ne avesse fatti nella somma delle tre stagioni precedenti (242).


Nella prima manche, in cui si è saltato dalla stanga numero 9, Kobayashi è riuscito a ottenere il miglior punteggio con 148.4 dopo aver percorso in aria 140 metri, quattro più di chiunque altro: dietro di lui si sono portati il tedesco Andreas Wellinger e un Kamil Stoch ancora in fase di rodaggio, entrambi con punteggi molto simili (139.4 l’uno, 139.3 l’altro, avendo saltato rispettivamente 136 e 136.5 metri). Più indietro l’altro tedesco Stephan Leyhe e lo sloveno Domen Prevc, che pur saltando anche loro con la misura di 136.5 metri hanno ottenuto punteggi minori: 136.2 Lehye, 134.7 Prevc.

La seconda manche ha visto lo spostamento dei saltatori sulla stanga numero 10: Leyhe ha pagato nei punti una pesante compensazione per il vento (-14.3), scivolando in sesta posizione alle spalle sia di Prevc (quarto con 274.8, somma del 134.7 della prima manche e del 140.1 della seconda) che dell’altro polacco Piotr Zyla (274.0 con 134.4+139.6), neanche troppo lontano dall’ottenere il sesto podio della sua carriera. I primi tre, però, sono rimasti invariati: Stoch, con 144 metri e 146.1, ha raggiunto un totale di 285.4, mentre Wellinger è arrivato fino ai 145.5 metri per raccogliere il punteggio parziale di 149.0 e complessivo di 288.4. A quel punto, però, un vento proveniente dal Giappone ha cancellato ogni cosa, arrivando a eguagliare il record del trampolino con un’impressionante misura di 147.5 metri (esattamente come l’austriaco Stefan Kraft lo scorso anno), pur ottenuta dall’ottava stanga cui è sceso il classe ’96 nato a Hachimantai, con la relativa compensazione di 16.5 punti. Pur non ottenendo che voti tra il 15.5 e il 17 dai cinque giudici, Kobayashi ha potuto così godere dei 162 che lo hanno portato a un complessivo 310.4, con cui è stato proclamato vincitore senza rivali in questa giornata.

Chiudono la top ten il norvegese Robert Johansson (268.0, con 130.2+137.8), il tedesco Karl Geiger (267.4, con 131.2+136.2), il norvegese Johann Andre Forfang (264.8, con 127.1+137.7) e il già citato Stefan Kraft, bravo a risalire dal 14° posto della prima manche (per lui 264.8 con 125.4+138.9 e un bel volo a 139 metri per rimontare posizioni). Ancora in ombra Evgeniy Klimov: il russo, vincitore a Wisla, ha chiuso al 26° posto senza mai trovare grande feeling col trampolino; una sorte simile è toccata al terzo della passata classifica di Coppa del Mondo, il norvegese Daniel-André Tande (24°), mentre un po’ meglio è andata al tedesco Richard Freitag, secondo nella scorsa Coppa e 14° oggi.





federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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