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MotoGP, Test Jerez 2018: scelte importanti in casa Yamaha, Honda e Ducati lavorano sui dettagli

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Andata in archivio la prima tappa del precampionato 2019 a Valencia (Spagna), il Circus della MotoGP sposta la propria attenzione a Jerez de la Frontera (Spagna) dove si terrà una due giorni di prove importante per definire alcuni dettagli, ultimo appuntamento prima del darsi in pista a Sepang nel 2019. Dal 28 al 29 novembre il tracciato dedicato ad Angel Nieto darà modo a piloti e team di pianificare il prossimo campionato e, come detto, prendere decisioni fondamentali sul futuro.

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E’ il caso del Team Yamaha Factory. La squadra di Iwata in Andalusia dovrà scegliere quale delle due specifiche di motore provate a Valencia sarà la migliore per il prossimo Mondiale. Tutti si chiedono se i giapponesi abbiano ritrovato la strada dopo due stagioni in chiaroscuro. Sul circuito valenciano lo spagnolo Maverick Viñales ha particolarmente brillato e anche Valentino Rossi è stato consistente. Tuttavia, è giusto attendere ulteriori controprove anche perché la M1 ha sempre peccato in termini di continuità di rendimento.

Vero è che il riferimento sarà sempre lui, Marc Marquez. L’iberico, dopo essersi laureato per la settima volta in carriera campione del mondo, non vuol certo accontentarsi e la grande applicazione nel lavoro di messa a punta lo dimostra. A Jerez, Marquez proseguirà con il programma di sviluppo sulla sulla nuova RC213V, apparsa già veloce. L’unica incertezza riguarda la propria condizione fisica. La spalla sinistra è malconcia e dopo le prove a sud della Spagna, il numero 93 dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico. In casa Honda, poi, c’è tanta curiosità nei confronti di Jorge Lorenzo. Bocche cucite fino al 31 dicembre sul suo conto ma stando ad alcune indiscrezioni il maiorchino è moderatamente soddisfatto dell’adattamento alla nuova moto e sull’asfalto andaluso forse lo vedremo spingere maggiormente.

In casa Ducati si dovrà fare a meno del collaudatore Michele Pirro, costretto ad anticipare l’operazione alla spalla infortunata nel terribile incidente al Mugello. Sarà quindi nelle mani di Andrea Dovizioso e del sostituto spagnolo Alvaro Bautista (neo pilota Aruba.it Racing della Rossa in Superbike), gran parte del lavoro di sviluppo della GP19. Si lavorerà per migliorare il turning e la velocità di percorrenza in curva. Danilo Petrucci, invece, si concentrerà molto sul suo stile di guida troppo aggressivo sugli pneumatici e quindi da modificare. A Borgo Panigale l’osservato speciale sarà anche l’iridato del 2018 in Moto2 Francesco “Pecco” Bagnaia che ha colpito tutti per l’adattamento alla moto. Il piemontese cercherà a Jerez di migliorare la frenata, aspetto critico nella classe regina.

Rimanendo in casa Italia ha colpito favorevolmente l’esordio sulla Yamaha del team Petronas SRT di Franco Morbidelli. Dopo aver concluso il 2018 con il titolo di “miglior rookie dell’anno”, il “Morbido” si è tuffato in questa nuova avventura ed è stato amore a prima vista con la M1. Scopriremo se in questa due giorni andalusa ci saranno delle conferme. Per quanto concerne Aprilia, KTM e Suzuki ci saranno aggiornamenti sia telaistici che di motore e in particolare la casa di Noale, con Andrea Iannone, si augura di trovare nel più breve tempo possibile la chimica giusta con il nuovo pilota.

 

 





giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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