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Pallavolo
Volley, Semifinali Mondiale per Club 2018: Civitanova e Trento all’arrembaggio, favorite per una finale tutta italiana
Il sogno di una finale tutta italiana è davvero alla portata, il Mondiale per Club 2018 di volley maschile potrebbe trasformarsi in un affare tra Civitanova e Trento ma prima le due compagini del Bel Paese sono chiamate a superare lo scoglio di due durissime semifinali in cui partono favorite ma dove non possono permettersi di sottovalutare degli avversari molto ostici e battaglieri. Il sogno è di riportare a casa quel titolo iridato che manca dal 2012 (l’ultimo sigillo del poker leggendario confezionato dallo squadrone di Mosna), l’Italia vuole tornare a vincere al di fuori dei propri confini dopo qualche finale persa di troppo e quale modo migliore se non quello di portare entrambe le formazioni all’atto conclusivo della competizione che si sta disputando in Polonia?
A Czestochowa andrà in scena una Final Four da urlo, sabato 1° dicembre tutto da vivere: alle ore 17.30 toccherà a Civitanova che se la dovrà vedere con il Resovia, alle ore 20.30 spazio a Trento che incrocia il Fakel Novy Urengoy. La Lube scenderà in campo contro l’Asseco che avrà il sostegno del pubblico di casa, i dolomitici dovranno fare i conti con l’arcigna compagine russa: le due squadre italiane hanno vinto i rispettivi gironi da imbattute ma ora si riparte da zero e si decide tutto in una partita secca da dentro o fuori dove come sempre può succedere di tutto.
I cucinieri si presentano all’appuntamento dopo la spettacolare rimonta contro lo Zenit Kazan Campione uscente (vittoria da 9-14 nel tie-break) e dopo aver annichilito il Belchatow di Piazza e il Fakel senza particolari difficoltà. I ragazzi di Medei sembrano essere diventati squadra proprio in questa occasione, la prova di carattere contro la corazzata russa potrebbe davvero aver compattato lo spogliatoio che ora vuole fare saltare il banco: il gioco ultraoffensivo, la solidità sottorete e le abilità di un libero come Fabio Balaso saranno determinanti per mettere pressione alla compagine polacca, sperando di non soffrire troppo il pubblico avverso. Osmany Juantorena, Leal e Tsvetan Sokolov sono i tre attaccanti di palla alta che verranno serviti a ripetizione da Bruninho: spetterà a loro il compito di mettere sotto l’Asseco, formazione che non sta attraversando un buon momento in campionato ma che sembra essersi ritrovata proprio in questa circostanza grazie ai colpi di Rossard, Schulz e David Smith senza dimenticarsi di Mika.
Trento giocherà invece la settima semifinale iridata della sua storia: in quattro occasioni ha raggiunto l’atto conclusivo alzando al cielo il trofeo, nelle altre due ha perso e si è poi dovuta accontentare del terzo posto. I ragazzi di Angelo Lorenzetti dovranno prendere il Fakel con le pinze perché la formazione russa ha già sconfitto lo Zenit Kazan e ha fatto capire di poter fare la differenza con ottimi attaccanti come Kliuka, Volkov e la grande novità Udrys: per avere la meglio contro un avversario di questo calibro bisognerà essere perfetti e confermare l’ottimo livello di gioco visto fino a questo momento della stagione, cercando di mettere grinta e carattere come successo contro il forte Sada Cruzeiro. I dolomitici sono però in apprensione per Aaron Russell, bisognerà capire se il martello statunitense potrà essere della partita altrimenti giocherà Van Garderen accanto al mancino Uros Kovacevic. Molto dipenderà dalla regia di Simone Giannelli pronto ad azionare anche l’opposto Luca Vettori (con Gabriele Nelli che scalpita in panchina), dai muri di Lisinac e Candellaro, dal lavoro del libero Grebennikov.
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Foto: FIVB