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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: è la grande notte della Polonia, Italia battuta senza appello a Danzica
La Polonia vince con merito, guidandola fin dall’inizio, la quarta partita della seconda fase delle qualificazioni ai Mondiali di Cina 2019. L’Italia esce da Danzica con un 94-78 sul groppone, e una delle poche cose buone che può dire, in una serata in cui non è riuscita a imporre il proprio basket, è di aver salvato il doppio confronto (all’andata gli azzurri avevano vinto di 19). Per la Polonia 22 punti di un immortale Maciej Lampe, 18 di Mateusz Ponitka, 15 di Michal Sokolowski, 14 di Adam Waczynski e 10 con 11 assist di AJ Slaughter. All’Italia non sono bastati 13 punti di Pietro Aradori e Awudu Abass, come neppure i 10 di Christian Burns e Alessandro Gentile. Gli azzurri conservano comunque intatta la possibilità di qualificarsi vincendo una delle prossime due partite, a febbraio: la prima si giocherà contro l’Ungheria il 22, la seconda in Lituania il 25.
Il primo quarto è una sorta di dramma per l’Italia, che si trova davanti una Polonia indiavolata: comincia la triade Ponitka-Lampe-Slaughter, ruotando i ruoli di realizzatori e passatori, e se all’inizio Tonut è in grado, con sei dei primi otto punti, di lasciare gli azzurri nella scia dei padroni di casa, dopo tre minuti e mezzo Ponitka e Lampe esaltano il palasport di Danzica con il parziale di 8-0 che causa il 16-8. All’Italia entrano poche cose, Abass dalla lunetta e Gentile con un bel movimento causano il -6 (20-14), ma Slaughter e soprattutto Sokolowski trovano le chiavi giuste, da qualsiasi parte del campo, per chiudere il primo quarto sul 31-19.
Pur con una certa fatica, e dopo aver toccato il -14, gli uomini di Meo Sacchetti trovano il modo di farsi più presenti su entrambi i lati del campo, anche se un po’ di confusione ancora c’è: dopo quattro punti di fila di Gentile e due di Abass, il possesso per scendere in doppia cifra si schianta su un blocco irregolare di Brian Sacchetti, con Waczynski che dall’altra parte non perdona. Gli azzurri cominciano a mettere a posto le percentuali da tre, e alla fine la singola cifra di svantaggio arriva con Abass, che ne mette sei di fila per il -8. Lampe e Koszarek tentano di far reggere la Polonia, riuscendoci anche per la tendenza azzurra a intestardirsi con più d’un tiro da oltre l’arco. Per la nostra Nazionale le possibilità di avvicinarsi non ci sono, e anzi i padroni di casa costruiscono un ottimo ultimo tiro per Sokolowski, che da tre piazza il 52-41 con cui si va all’intervallo.
Con l’inizio della seconda metà di gara non cambia la musica sul parquet: è sempre la Polonia a tenere agilmente il comando delle operazioni, è sempre l’Italia a rincorrere. Le cose precipitano quando, dal 56-47, segnano Waczynski da tre, Lampe e poi ancora Slaughter dall’arco: Sacchetti chiede un minuto di sospensione per parlarci sopra. Quella che esce dal time-out è un’Italia diversa, trascinata da Aradori, che arriva fino alle sei lunghezze di ritardo a meno di tre minuti dalla fine del quarto (65-59). Un paio di distrazioni azzurre regalano ai polacchi, che continuano ad avere in Ponitka un faro, un accettabile margine di vantaggio (71-61), poi Gentile trova tripla di tabella e fallo per un gioco da quattro punti (quando si dice la fortuna moltiplicata per cento), ma a ridere per ultimo è Hrycaniuk con l’appoggio al vetro che vale il 73-65 con cui si entra negli ultimi dieci minuti.
I primi momenti dell’ultimo quarto azzurro sono da incubo, perché il canestro si chiude e dall’altra parte arrivano i canestri di Lampe e Koszarek per il nuovo +17 (82-65). Proprio Lampe, cuore ed esperienza dei padroni di casa, rende chiaro il concetto di controllo della partita stoppando Burns alla vigilia di una metà del periodo in cui gli azzurri sono ancora a secco di punti. Aradori interrompe il digiuno dalla lunetta, ma a quel punto Lampe funge da supremo controllore della partita, che rischia anche di prendere la piega inaspettata del ribaltamento del doppio confronto di Bologna. Sul 92-76, Ponitka commette un’ingenuità a 46 secondi dalla fine, facendo fallo antisportivo perché commesso prima del rientro in gioco di un pallone, ma Vitali fa 0/2 ai liberi. Brian Sacchetti segna un difficile canestro per il -14, ma Lampe pesca benissimo Ponitka per ristabilire le distanze; gli azzurri rischiano di tutto tra infrazione di otto secondi e infrazione di passi, poi Burns va in lunetta, sbaglia il primo e fallisce apposta il secondo per difendere su Lampe allo scopo di non fargli tirare un comunque improbabile pallone da venticinque metri: finisce 94-78, e in una notte comunque non proprio bella l’Italia mantiene il vantaggio nel doppio confronto (+3) e può ripresentarsi, il prossimo 22 febbraio, con la seconda possibilità di andare ai Mondiali da giocarsi in casa.
POLONIA-ITALIA 94-78 (31-19, 52-41, 73-65)
POLONIA – Lampe 22, Sokolowski 15, Cel 1, Slaughter 10, Sulima ne, Ponitka 18, Kolenda ne, Waczynski 14, Nowakowski ne, Gruszecki 3, Hrycaniuk 2, Koszarek 9. All. Taylor
ITALIA – Aradori 13, Gentile 10, Biligha 4, Vitali 2, Filloy 8, Fontecchio ne, Cinciarini 6, Abass 13, Tonut 6, Burns 10, Polonara, B. Sacchetti 6. All. R. Sacchetti
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo