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Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018, batterie prima giornata. Che bella Italia! Pellegrini, Detti, 4×100 uomini e Cusinato in finale, Carraro record. Scozzoli e Sabbioni ok

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E’ proprio una bella Italia quella che scende in vasca nella prima giornata dei campionati mondiali in vasca corta ad Hangzhou nella prima, lunghissima, sessione dedicata alle batterie. C’erano tanti dubbi alla vigilia, primo fra tutti la presenza di Federica Pellegrini nei “suoi” 200 stile libero ma alla fine i protagonisti più attesi sono in finale e bene si sono comportati quasi tutti gli atleti azzurri in gara, con tanti primi turni superati e record personali stagionali e assoluti migliorati.

Federica Pellegrini si è buttata: la Divina è tornata a cimentarsi sui 200 stile libero a un anno e quattro mesi dal trionfo di Budapest e le sensazioni sono state tutto sommato buone. L’azzurra ha conquistato la finale con 1’54″46, avvicinando il personale stagionale, ed ha conquistato un posto in finale con il sesto tempo in una gara che ha riservato diverse sorprese con le cinesi, protagoniste finora in stagione, lontane dal top (Yang addirittura fuori dalla finale). Miglior tempo per la statunitense Comerford con 1’52″52 che potrebbe essere il tempo che assicura un posto sul podio nella finale di oggi.

Che Gabriele Detti non fosse al meglio si sapeva ma il livornese, nei 400 stile, ha comunque strappato un posto in finale facendo segnare il settimo tempo al termine di una gara a corrente alternata. Bene nella prima parte, maluccio nel finale con la virata dei 300 metri che gli ha fatto perdere terreno e un arrivo tutt’altro che impeccabile, per lui che sugli arrivi ha costruito una carriera di grandi successi. Il suo 3’39″89, in linea con quanto nuotato in stagione finora, lo mette un po’ in disparte nella lotta per le medaglie ma l’impressione è che oggi se la possa giocare. Difficile andare a prendere il lituano Rapsys che ha fatto segnare il miglior tempo (con il mondiale stagionale) in 3’36″65 ma il 3’39″10 di Scheffer, terzo, lascia ben sperare.

La terza finale azzurra porta la firma nei 400 misti di Ilaria Cusinato che ancora una volta perde il confronto diretto con due francesi solide come Lesaffre e Grangeon ma fa comunque segnare il quarto tempo in batteria, sbriciolando letteralmente il personale con 4’28″02. Nel pomeriggio se la giocherà per un posto sul podio ma il primo gradino è prenotato da Katinka Hosszu che ha nuotato in scioltezza 4’23″59, tornando la campionessa mostruosa da tutti conosciuta dopo il break estivo.

Finale scontata per la 4×100 stile libero uomini che piace, vincendo la sua semifinale, anche se i migliori tempi escono dall’altra semifinale con Russia, Brasile e Usa che fanno paura nella lotta per il podio. Condorelli, Zazzeri, Nardini e Miressi, tutti all’esordio assoluto (per Condorelli esordio azzurro) in un Mondiale si sono imposti nella seconda batteria con 3’08″18. Da segnalare il 46″56 lanciato di Miressi e il 46″99 di Zazzeri che lasciano ben sperare anche per la gara individuale, pure da confrontare con il 45″82 di Held e il 46″09 di Rylov in prima frazione e lo stratosferico 45″32 di Correia in terza frazione.

La mattinata cinese ha regalato anche un record italiano, che porta la firma di Martina Carraro che nelle batterie dei 50 rana ha chiuso con 30″ netti, un centesimo in meno del precedente record di Arianna Castiglioni, che si è consolata prendendosi la finale con il nono tempo (30″32). Miglior crono per la lituana Meilutyte con 29″56. Doppia semifinale azzurra anche nei 100 dorso uomini con Simone Sabbioni che esplode al momento giusto, fa segnare il suo miglior tempo stagionale vincendo l’ultima batteria ed entra in semifinale con l’ottavo crono (50″62), lontano mezzo secondo da Grevers, quarto in 50″12. Avanza anche Ceccon, sedicesimo in 51″30. Miglior tempo per il brasiliano Guido con 49″57.

Semifinale in coppia anche per Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi nei 100 rana. Il romagnolo mette in mostra un’ottima condizione facendo segnare il personale stagionale con 56″94 che gli vale la seconda piazza delle batterie alle spalle dello scatenato bielorusso Shymanovich, che ha nuotato in 56″47. Ottavo posto per Martinenghi che ha chiuso in 57″27. Obiettivo semifinale raggiunto anche da Margherita Panziera che usa i 100 dorso come riscaldamento in vista dei”suoi” 200 e comunque supera il turno con il 15mo crono (58″14) nella gara dominata dalla statunitense Smoliga che fa segnare il miglior tempo mondiale stagionale con 55″47. Niente da fare, invece, per Carlotta Zofkova, che ha chiuso lontano dal personale con 59″57, 31ma e fuori dalle semifinali.

La (piccola) delusione di giornata porta la firma di Thomas Ceccon che le ha provate tutte per mantenere la condizione fino ad Hangzhou ma evidentemente non ci è riuscito (dopo l’estate di Glasgow e l’ottobre di Buenos Aires) chiudendo solo al ventesimo posto con 1’56″20 la gara più attesa, i 200 misti. Dieci giorni fa a Riccione aveva nuotato tre secondi in meno con il record italiano, un tempo molto simile a quello che sarebbe servito per entrare in finale. Miglior crono per Wang davanti a Pumputis e Prenot, per Ceccon sarà per la prossima volta. E la prossima volta in finale potrebbe esserci nei 200 farfalla uomini anche Federico Burdisso che merita gli applausi per una gara coraggiosa. Serviva l’all in per centrare la finale e Burdisso ci ha provato, reggendo per 150 metri il ritmo di Le Clos, prima di calare nelle ultime due vasche e far segnare comunque il personale con 1’54″10 che gli è valsa comunque la sedicesima piazza finale. Miglior tempo per Seto, davanti a Li e Melo. L’unica gara senza azzurri al via era la 4×100 stile donne, che ha visto la conquista della corsia 4 da parte degli Stati Uniti, davanti a Olanda e Russia.





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