Nuoto, Mondiali 2018: Federica Pellegrini quarta nei 200 sl, non riesce il miracolo alla Divina

Era rimasta in bilico se disputare gli amati 200 sl sino alla vigilia della gara ai Mondiali di nuoto in vasca corta a Huangzhou. Alla fine Federica Pellegrini ha deciso di provarci, buttandosi in acqua con l’obiettivo di provare a vincere una medaglia in un contesto non così irresistibile sotto il profilo della concorrenza. Dopo essersi qualificata per la finale con il sesto tempo, la Divina si è fermata però ai piedi del podio.

La campionessa uscente ha palesato tutti i limiti di condizione con cui si era presentata in Cina. Solo da qualche mese la fuoriclasse italiana è tornata a preparare la distanza che l’ha resa immortale, inoltre era stata colpita da una fastidiosa influenza proprio a poche settimane dalla partenza per l’Asia: un imprevisto che ha di certo influito negativamente.

La fuoriclasse di Spinea ha cercato di superarsi e tentare l’ennesima impresa della carriera. Non è bastato però nuotare il personale stagionale in 1’53″18 per agguantare una medaglia. Il podio è rimasto sempre oggettivamente distante ed anche nell’ultima vasca Federica è apparsa abbastanza in difficoltà sul piano della brillantezza.

Il titolo mondiale è andato alla giovanissima australiana Ariarne Titmus, classe 2000 che ha trionfato con il crono di 1’51″38, record dell’Oceania distante meno di un secondo dal primato mondiale della svedese Sarah Sjoestroem. Argento a 43 centesimi dalla vetta per l’americana Mallory Comerford, qualificatasi con il miglior parziale per l’atto conclusivo, mentre l’olandese Femke Heemskerk ha completato il podio in 1’52″36.

Per la cronaca, alle spalle di Federica Pellegrini si sono piazzate, nell’ordine, la cinese Wang, la svedese Coleman, la russa Andrusenko e la ceca Seemanova.

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