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Nuoto
Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018: Gabriele Detti di bronzo nella prima giornata. Tre quarti posti per l’Italia, Scozzoli fa sognare
Una prima giornata di finali e semifinali decisamente intensa ad Hangzhou (Cina), sede dei Mondiali di nuoto in vasca corta in corso di svolgimento in Asia. Andiamo dunque a raccontarvi cosa è accaduto nella piscina cinese con l’Italia protagonista.
400 stile libero uomini (Finale)
Signore e signori Gabriele Detti è tornato. 3’37″54 il suo tempo ed il bronzo è stato griffato dal livornese. Personale stagionale per lui e prova di grande carattere e saggezza. Non era al 100% l’azzurro, reduce da un problema alla spalla che lo ha tenuto fuori tanto tempo. Nonostante tutto, la voglia di emergere è venuta fuori e il tocco alla piastra lo ha premiato. Una medaglia dai mille significati. Per la cronaca la gara è stata vinta dal forte lituano Danas Rapsys che, sfruttando le sue abilità nella piscina da 25 metri, ha aperto le acque siglando il tempo di 3’34″01, nuovo record dei campionati. Argento invece per l’ottimo norvegese Henrik Christiansen (3’36″84), protagonista di una seconda parte di gara in crescendo che gli ha permesso di portarsi a casa un argento di pregevole fattura.
200 stile libero donne (Finale)
Niente 50esima medaglia internazionale per Federica Pellegrini nei suoi 200 stile libero. La veneta, dopo aver scelto di tornare ai blocchetti di partenza della sua specialità preferita, ha concluso al quarto posto con il crono di 1’53″16. Un riscontro, tutto sommato, buono per l’azzurra che ha ripreso ad allenarsi con carichi importanti ma ha bisogno ancora di un po’ di tempo di adattamento. Va detto che questo risultato è il migliore per lei in questo 2018 in vasca corta. Pertanto le chiavi di lettura possono essere anche positive. Una gara nella quale l’azzurra si è trova fin da subito ad inseguire, orbitando sempre in quarta posizione e non avendo lo spunto per accorciare le distanze dalle altre. Ad imporsi è stata la giovanissima australiana Ariarne Titmus (1’51″38) davanti all’americana Mallory Comerford (1’51″81). Una gara che le due hanno imposto su ritmi estremamente veloci fin dall’inizio e che poi si sono giocate alla fine. Niente da fare invece per l’olandese Femke Heemskerk che deve accontentarsi della terza posizione (1’52″36).
100 dorso uomini (semifinali)
Davvero poco fortunato Simone Sabbioni. Il romagnolo ha sfiorato il pass per la finale dei 100 dorso, essendo nono (il primo degli esclusi), ad appena 9 centesimi dal crono dell’australiano Mitchell Larkin. Un Sabbioni partito con il piglio giusto nelle prime due vasche ma a cui è mancata la chiusura. Come da pronostico il miglior tempo è stato del primatista del mondo Xu Jiayu (49″21) a precedere il brasiliano Guilherme Guido (49″45) e il campione olimpico di Rio 2016 Ryan Murphy (49″52). In questa gara anche Thomas Ceccon che ha nuotato entro i propri limiti, chiudendo in 50″96 (quindicesimo).
50 rana donne (semifinali)
Semplicemente grandiosa Martina Carraro. L’azzurra ha siglato il nuovo record italiano, essendo la prima azzurra ad abbattere il muro dei 30″, realizzando il tempo di 29″79. Una progressione degna di nota quella della genovese che si è presa anche la soddisfazione di precedere nella propria batteria la lituana Ruta Meilutyte. Non è certo esagerato pensare che Carraro sia da medaglia in questa particolare specialità, dove la favorita è senza ombra di dubbio la giamaicana Alia Atkinson (miglior tempo delle semifinali: 29″54. Purtroppo eliminata la nostra Arianna Castiglioni. La lombarda ha concluso undicesima fermando il cronometro a 30″36, palesando il ritardo di condizione dovuto agli infortuni di questo autunno.
200 farfalla uomini (semifinali)
Una gara semplicemente spettacolare. La finale dei 200 farfalla uomini ha vissuto sul duello all’ultimo sangue tra il giapponese Daiya Seto e il sudafricano Chad Le Clos, su tempi spaziali. Un confronto che si è risolto in favore del nipponico con il nuovo primato del mondo (1’48″24). Un riscontro che migliora il limite che apparteneva proprio a Le Clos (nel 2013). Sensibilmente più distanziato infatti vi è il cinese Li Zhuhao (1’50″39), capace di prevalere nel confronto allo sprint sul russo Aleksandr Kharlanov (1’50″67).
400 misti donne (Finale)
Ci ha provato Ilaria Cusinato ma l’atteggiamento aggressivo non ha pagato. L’azzurra è giunta quarta in una gara che l’ha vista sul podio fino alla frazione a stile libero. In quel frangente è mancato qualcosa e la statunitense Melanie Margalis (4’25″84) e la francese Fantine Lesaffre (4’27″31) hanno occupato il secondo ed il terzo gradino del podio. Per l’azzurra il crono di 4’27″88 (primato personale e nuovo record italiano in tessuto) a un tiro di schioppo dalla transalpina che, come agli Europei di Glasgow, l’ha preceduta. Ovviamente la vincitrice non poteva che essere lei, la lady di ferro, Katinka Hosszu che con il crono di 4’21″40 ha centrato il bersaglio grosso con autorità.
100 rana uomini (semifinali)
Un Fabio Scozzoli eccezionale. Lo aveva detto poco dopo le batterie del mattino che nelle semifinali dei 100 rana avrebbe cercato di limare alcuni dettagli e tempi alla mano ci è riuscito alla grande. Il romagnolo, infatti, ha conquistato il pass per l’atto conclusivo con il miglior tempo di ingresso (56″30). Una gara coraggiosa quella di Fabio, forzando tanto il passaggio ai 50 metri e poi cercando di tener duro fino alla fine. Il crono conclusivo rappresenta un ottimo riscontro, il migliore stagionale, a 15 centesimi dal suo primato italiano. Domani ne vedremo sicuramente delle belle perché il russo Kirill Prigoda, bronzo nei Mondiali in vasca lunga su questa distanza l’anno scorso, sarà un osso duro. L’atleta dell’Est si è fermato ad appena un centesimo da Scozzoli ed è un naturale candidato alla vittoria finale al pari del giapponese Yasuhiro Koseki (56″42) e del bielorusso Ilya Shymanovich (56″43), tutti divisi da pochi centesimi. Niente da fare invece per Nicolò Martinenghi che con il crono di 57″47 non è andato oltre il 14° posto finale, confermando tutte le sue difficoltà nella piscina da 25 metri.
100 dorso donne (semifinali)
E’ stata l’americana Olivia Smoliga ad ottenere il miglior tempo di questo turno. La statunitense, facendo valere una prima parte di gara degna di nota, si è imposta in 56″13 a precedere la connazionale Kathleen Baker (56″27) e Husszu (56″46). Una gara molto serrata visto anche il tempo della britannica Georgia Davies (56″49) mentre l’australiana Emily Seebohm (56″84) si è piazzata in quinta posizione. Quindicesimo crono per Margherita Panziera (58″31) che in questa gara ci ha capito decisamente poco.
200 misti uomini (Finale)
Cina con furore in questa gara. Shun Wang (1’51″01) ha centrato il successo nell’alternarsi degli stili, distribuendo in maniera perfetta tutte le frazioni e vincendo con pieno merito. Alle sue spalle lo statunitense Josh Prenot (1’52″69) e il nipponico Hiromasa Fujimori (1’52″73).
Le staffette (Finale)
Un bronzo sfumato per pochissimo. La 4×100 stile libero italiana è andata vicinissima all’impresa di una medaglia mondiale, rimando fuori dal podio per appena 5 centesimi rispetto al Brasile. Santo Condorelli (46″76), Alessandro Miressi (46″03), Marco Orsi (46″41) e Lorenzo Zazzeri (46″00) hanno espresso il loro massimo in questa vasca ma il 3’05″20 (nuovo record italiano) non è stato sufficiente per agguantare la top-3. La vittoria è andata agli Stati Uniti di un Caeleb Dressel da 45″66 in prima frazione (3’03″03 il totale, nuovo record del mondo) a precedere la Russia (3’03″11) sul filo di lana e il Brasile (3’05″15). Nella gara femminile, senza i colori azzurri, ancora gli States protagonisti con il tempo di 3’27″78, battendo l’Olanda (3’28″02) e la Cina (3’30″92).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse