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Judo, Masters Guangzhou 2018: i grandi “maestri” si sfidano in Cina nell’ultimo torneo della stagione, Italia assente

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La stagione 2018 di judo si chiude questo weekend con il World Masters di Guangzhou, appuntamento riservato ai migliori sedici del ranking mondiale di ciascuna categoria. Il torneo, in programma sabato 15 e domenica 16 dicembre nella prima mattinata italiana (eliminatorie in nottata), assegnerà ben 900 punti validi per il ranking di qualificazione olimpica al vincitore (il Mondiale ne ha assegnati 1000). I migliori interpreti al mondo della disciplina si scontreranno in una due-giorni di grande spettacolo che metterà la parola fine alla stagione, anche se purtroppo non sarà presente nessun rappresentante della selezione azzurra. Saranno 234 atleti provenienti da 53 nazioni a salire sul tatami cinese del Guangzhou Gymnasium per chiudere in bellezza l’annata e mettere in cascina punti pesantissimi per le graduatorie mondiali, fondamentali per la qualificazione olimpica e per la definizione delle teste di serie nei vari tornei del circuito.


Una delle stelle più attese, la giovanissima ucraina campionessa iridata dei -48 kg Daria Bilodid, è stata costretta a dare forfait a causa di una malattia che l’ha colpita negli ultimi giorni prima della partenza per il continente asiatico. Sono quattro i Campioni Olimpici di Rio 2016 ai nastri di partenza della kermesse di fine stagione: l’argentina Paula Pareto (-48 kg), la brasiliana Rafaela Silva (-57 kg), la slovena Tina Trstenjak (-63 kg) ed il russo Khasan Khalmurzaev (-81 kg). Saranno otto invece i vincitori di una medaglia d’oro ai Mondiali 2018 di Baku presenti a Guangzhou, che proveranno a confermarsi in una rassegna forse ancora più competitiva, visto che sin dal primo turno ci si scontra con degli avversari di livello molto alto (al contrario dei vari tornei durante la stagione). La Nazionale giapponese andrà a caccia di conferme dopo lo strepitoso bottino raccolto nell’ultimo Grand Slam di Osaka, in cui ha collezionato addirittura 11 vittorie su 14 categorie salendo sul podio con 35 atleti, anche se ha sfruttato il vantaggio di poter schierare quattro judoka per ogni tabellone.





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Foto: IJF

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