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Nuoto, Mondiali Hangzhou 2018: 4×50 mista maschile azzurra a caccia della medaglia, Ilaria Cusinato e Martina Carraro outsider nei 200 misti e nei 100 rana
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Penultima giornata di finali ad Hangzhou (Cina) per i Mondiali 2018 di nuoto in vasca corta. La piscina da 25 metri asiatica sarà teatro di sfide molto interessanti e gli azzurri cercheranno di rimpinguare il bottino attuale di 5 medaglie (2 argenti e 3 bronzi).
Non si preannuncia un obiettivo facile da centrare per via di una concorrenza estremamente qualitativa. Il programma avrà inizio con la staffetta 4×50 mista maschile e qui il Bel Paese dovrà giocarsi l’asso del proprio mazzo. Il quartetto azzurro nelle batterie ha ottenuto il secondo tempo alle spalle del Brasile, a precedere gli Stati Uniti e la Russia. Sono proprio queste selezioni ad avere i favori del pronostico con le ultime due che potranno contare su alcuni inserimenti di valore: vengono in mente Caeleb Dressel e Vladimir Morozov. Tuttavia anche l’Italia potrà cambiare qualcosa in vista dell’atto conclusivo. Simone Sabbioni (23″36), Nicolò Martinenghi (26″06), Marco Orsi (22″19) e Santo Condorelli (20″59) sono stati i quattro atleti che hanno gareggiato nelle heat. Fabio Scozzoli dovrebbe, quindi, rilevare Martinenghi mentre è da vedere se Piero Codia sostituirà un Orsi che a delfino ha messo in mostra una frazione notevole.
Poi sarà la volta dei 200 misti donne. Ilaria Cusinato, quarta nel computo complessivo delle batterie, dovrà superarsi per provare a salire sul podio. L’ungherese Katinka Hosszu, campionessa olimpica a Rio 2016, la cinese Ye Shiwen, oro a Londra 2012, e la coppia americana composta da Kathleen Baker e da Melanie Margalis hanno messo in mostra una condizione invidiabile e la magiara è pronta a confermarsi regina nell’alternarsi degli stili. La veneta, dal canto suo, cercherà di esprimere il suo 101%, mettendo anche nel mirino il record italiano di Francesca Segat (2’06″21 del 2009, siglato nell’era dei “costumoni”). Un po’ lo stesso discorso vale per Martina Carraro. La ligure, in grande condizione in questa rassegna e reduce dal magnifico bronzo dei 50 rana, si è tolta la soddisfazione di stabilire nelle semifinali dei 100 metri (rana) il nuovo primato nazionale, essendo la prima donna azzurra ad abbattere il muro dell’1’05” (1’04″87). Contro la giamaicana Alia Atkinson, detentrice del record mondiale (1’02″36), l’australiana Jessica Hansen e la statunitense Katie Meili Carraro avrà poco da perdere, motivata a migliorare alcuni dettagli e a concludere questi Mondiali nel migliore dei modi.
Il target cronometrico riguarda anche la staffetta 4×200 sl femminile tricolore. Le azzurre, con il quarto tempo nelle batterie, hanno infatti stabilito il record italiano di 7’44″82 sbriciolando il precedente che risaliva ai Mondiali di Istanbul (Turchia) del 2012 (7’46″01). Margherita Panziera, Erica Musso, Federica Pellegrini e Simona Quadarella sono le prescelte e spetterà a loro rappresentare il Bel Paese, consce che Australia, Stati Uniti, Russia e Cina hanno qualcosa in più.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: OASport