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Judo, Masters Guangzhou 2018: giapponesi sugli scudi con 7 successi, Liparteliani e Tushishvili trascinano la Georgia

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La stagione 2018 del circuito maggiore di judo si è appena conclusa a Guangzhou, in Cina, in occasione del Masters riservato ai migliori interpreti della disciplina. I primi 16 del ranking mondiale per ciascuna categoria si sono dati battaglia nell’ultimo torneo dell’anno per racimolare punti fondamentali per la qualificazione olimpica a Tokyo 2020, infatti il Masters assegna ben 1800 punti al vincitore e 1260 al secondo classificato (ai Mondiali sono 2000 al primo, nei Grand Slam 1000).


Purtroppo nessun atleta azzurro è riuscito a chiudere l’anno tra i primi 16, mancando di conseguenza la qualificazione al Masters di Guangzhou, anche se specialmente Antonio Esposito nei -81 kg (23°), Nicholas Mungai nei -90 kg (24°), Odette Giuffrida nei -52 kg (25ma) ed Edwige Gwend nei -63 kg (22ma) sono andati vicini all’obiettivo. Lo spettacolo non è mancato, infatti la due giorni asiatica ha visto un livello medio degli incontri elevatissimo sin dai primi turni, con alcuni risultati a sorpresa ed altri più preventivabili alla vigilia. Il Giappone si è confermato dominatore assoluto della disciplina dopo il trionfante Grand Slam casalingo di Osaka (in cui vinsero in 11 categorie su 14), infatti hanno collezionato sette vittorie, tre secondi e quattro terzi posti chiudendo ampiamente in testa al medagliere della manifestazione. Oltre alla Nazionale nipponica, altri sei paesi sono saliti almeno una volta sul gradino più alto del podio: Georgia (due vittorie nei -100 e +100 kg maschili con i favoriti Liparteliani e Tushishvili), Spagna, Russia, Francia, Kosovo e Azerbaigian.

Una delle finali più interessanti del programma è stata quella dei -90 kg maschili, con la super-sfida tra il campione iridato in carica spagnolo Nikoloz Sherazadishvili ed il temibile ungherese Krisztian Toth, con i precedenti che vedevano il netto vantaggio di 4-1 per il magiaro. L’iberico, che ha sconfitto per la prima volta il rivale in occasione della semifinale dell’ultimo Mondiale, si è imposto con un doppio waza-ari ribadendo il suo attuale status di numero 1 della categoria. Finale di altissimo livello anche nei -52 kg femminili, con la fortissima giapponese Natsumi Tsunoda che ha avuto la meglio per waza-ari sulla francese Amandine Buchard (seconda nel ranking mondiale) al termine di un combattimento molto intenso. Abbastanza sorprendente il risultato finale nei -48 kg femminili, in cui le favorite principali non sono arrivate in fondo spianando la strada alla kosovara Distria Krasniqi, 18^ nel ranking e ripescata in tabellone grazie ad alcuni forfait, che si è sbarazzata di tutte le sue avversarie per ippon dando continuità ai recenti piazzamenti di rilievo negli ultimi tornei. Seeding completamente ribaltato nella categoria -70 kg femminile, con le prime teste di serie eliminate nelle rispettive Pool e due semifinali assolutamente impronosticabili: Niizoe-Perez (n.12 e n.14 al Mondo) e Alvear-Rodriguez (n.13 e 16). Alla fine si è imposta la nipponica Saki Niizoe in finale su Yuri Alvear, mostrando ancora una volta la qualità della scuola giapponese in quasi tutte le categorie del lotto.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: IJF

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