Rugby
Rugby Championship, la quarta giornata già decisiva?
Il Rugby Championship entra nella sua fase più calda. Stabilite le (prevedibili) gerarchie del torneo, con la quarta giornata si conoscerà la reale favorita per la vittoria finale, nello scontro forse più atteso dell’anno: All Blacks-Sudafrica. Tutt’altri obiettivi nel match fra Australia ed Argentina; l’unico denominatore comune riguarda la spasmodica ricerca del successo, sebbene soltanto per togliere lo zero dalla casella delle vittorie.
All Blacks – Sudafrica
L’alone di imbattibilità neozelandese fronteggerà l’avversario più duro e consistente dell’ultimo anno, forte candidato a soffiare il trofeo ai tuttineri. Dall’altra parte, gli Springboks di Heyneke Meyer sono chiamati ad una prova del nove per una squadra in crescita verticale, solida e devastante nel momento in cui decide di spingere sull’acceleratore. Se saranno in grado di far da guastafeste anche ai Campioni del Mondo – non al top contro l’Argentina – lo deciderà l’Eden Park di Auckland (fischio d’inizio ore 9:35 italiane, diretta su Sky Sport 2), una delle cattedrali del rugby; il palcoscenico ideale per un incontro che si annuncia intenso ed appassionante. Steve Hansen potrà contare nuovamente su Ma’a Nonu e Liam Messam, oltre agli inserimenti di Sam Cane al posto dell’infortunato McCaw e di Dan Coles al tallonaggio. “Squadra che vince non si cambia”, invece, è il motto adottato da Meyer, che schiera il medesimo XV dominante in Australia accompagnato dalla stessa panchina.
Nuova Zelanda: 15 Israel Dagg, 14 Ben Smith, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Dan Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Liam Messam, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Tony Woodcock.
Riserve:16 Keven Mealamu, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Steven Luatua, 20 Matt Todd, 21 Tawera Kerr Barlow, 22 Beauden Barrett, 23 Charles Piutau
Sudafrica: 15 Zane Kirchner, 14 Willie le Roux, 13 JJ Engelbrecht, 12 Jean de Villiers (captain), 11 Bryan Habana, 10 Morné Steyn, 9 Ruan Pienaar, 8 Duane Vermeulen, 7 Willem Alberts, 6 Francois Louw, 5 Flip van der Merwe, 4 Eben Etzebeth, 3 Jannie du Plessis, 2 Bismarck du Plessis, 1 Tendai Mtawarira.
Riserve: 16 Adriaan Strauss , 17 Gurthrö Steenkamp, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Juandré Kruger, 20 Siya Kolisi, 21 Jano Vermaak, 22 Pat Lambie, 23 Jan Serfontein.
Australia – Argentina
Dagli Springboks ai Pumas, il rischio per i canguri è di ritrovarsi dalla padella alla brace. Al Patersons Stadium di Perth (kick-off ore 12:05, diretta su Sky Sport 2) un’Australia in piena revisione dopo il cambio di allenatore attende un’Argentina che, dopo lo shock dei 73 punti subiti nel primo match, ha ripreso a correre con la sua classica grinta e l’immenso cuore. McKenzie ha tra le mani una matassa da sbrogliare in fretta ma allo stesso tempo con parsimonia, per non rischiare ancora brutte figure e per non disperdere un tasso tecnico stellare tra i trequarti. Posto che anche lì la situazione è tutt’altro che rosea, con Nic White preferito a Genia, è tra gli avanti che l’ex coach dei Reds fatica a trovare il giusto equilibrio, dove nel ruolo di pilone destro rientra Ben Alexander. Meno problemi e tanta voglia di vincere la prima partita della storia nel Championship per Santiago Phelan, che ripropone dal 1′ Felipe Contepomi, Juan Imhoff, Gonzalo Tiesi, Augustin Creevy e Tomas Cubelli a mediano di mischia.
Argentina: 1 Marcos Ayerza, 2 Agustín Creevy, 3 Juan Figallo, 4 Manuel Carizza, 5 Julio Farías Cabello, 6 Juan Martín Fernández Lobbe (capitano), 7 Pablo Matera, 8 Juan Manuel Leguizamón, 9 Tomás Cubelli, 10 Nicolás Sánchez, 11 Juan Imhoff, 12 Felipe Contepomi, 13 Gonzalo Tiesi, 14 Horacio Agulla, 15 Juan Martín Hernández
Riserve: 16 Eusebio Guiñazú, 17 Nahuel Lobo, 18 Juan Pablo Orlandi, 19 Mariano Galarza, 20 Benjamín Macome, 21 Martín Landajo, 22 Santiago Fernández, 23 Lucas González Amorosino.
Foto: dailymaverick.co.za
daniele.pansardi@olimpiazzurra.comù
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