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Sci di fondo
Sci di fondo, Tour de Ski 2019: i favoriti. Cologna per il pokerissimo, Sundby a caccia del tris. Russi agguerriti e c’è anche Klaebo
E’ un Tour de Ski grandi firme, pur senza il “tutto esaurito” quello che sta per prendere il via da Dobbiaco e che potrebbe risultare decisivo nell’assegnazione della Coppa del Mondo, con il carico di punti che distribuisce.
La gara a tappe che si chiuderà il giorno dell’Epifania con la scalata del Cermis vede al via i due vincitori di sei delle ultime dieci edizioni, lo svizzero Dario Cologna, che quest’anno punterà al poverissimo di successi prima di dare l’assalto all’oro mondiale di Seefeld e il norvegese Martin Johnsrud Sundby che ha dimostrato già nelle prime tappe di Coppa del Mondo di essere nella condizione giusta per dare l’assalto al terzo sigillo nel Tour de Ski.
Il terzo incomodo potrebbe proprio essere lui, Johannes Hoesflot Klaebo che si cimenta per la prima volta da grande protagonista nel circuito a tappe, per il quale è stato convocato all’ultimo e nel quale, dovesse trovare il giusto passo fin dalle prime tappe (nella sprint di Dobbiaco parte come favorito numero uno assieme a Chicco Pellegrino), ha tutte le caratteristiche per essere grande protagonista.
Tra i super favoriti non si possono certo ignorare il francese Maurice Manificat a cui il percorso del Tour piace e che arriva all’appuntamento con l’evento a tappe in grande condizione, dimostrata da Davos prima della sosta natalizia, i russi Bolshunov e Belov, che hanno spopolato nella prima parte della stagione e vorranno essere protagonisti anche al Tour de Ski che per due volte ha già parlato russo, l’ultima delle quali due anni fa con Sergey Ustyugov prima di essere coinvolto nell’affaire doping.
Tra gli outsider di lusso di possono inserire i norvegesi Roethe (vincitore della 30 km di Beitostolen), Iversen e Kruger, campione olimpico dello skiathlon, lo svedese Halfvarsson, che sembra essere tornato su buoni livelli e, perché no, anche l’azzurro De Fabiani che pare aver trovato la giusta condizione e al Tour de Ski ha spesso mostrato sprazzi di classe purissima.
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Foto: Valerio Origo