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NBA 2019, i risultati della notte (28 dicembre): James Harden trascina Houston contro i Celtics, cadono Warriors e Lakers, tutto facile per 76ers e Bucks

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Nottata NBA di alto livello, con diverse sfide significative che ci hanno regalato spunti importanti. In primo luogo i Golden State Warriors cadono ancora in casa, questa volta contro i Portland Trail Blazers, mentre i Los Angeles Lakers vengono beffati allo scadere nel derby contro i Sacramento Kings. James Harden trascina Houston contro i Boston Celtics, quindi Milwaukee Bucks e Philadelphia 76ers passeggiano contro, rispettivamente, New York Knicks e Utah Jazz.

I Boston Celtics (20-14) erano di scena al Toyota Center di Houston contro i Rockets (19-15) e, loro malgrado, hanno dovuto fare da spettatori all’ennesimo show di James Harden. L’MVP della scorsa annata ha chiuso con 45 punti, 2 rimbalzi, 6 assist e 9/18 da tre punti e ha trascinato i suoi al 127-113 finale, terza vittoria di fila nonostante l’assenza di Chris Paul. Houston, che ha visto anche una doppia doppia da 24 punti e 18 rimbalzi di Clint Capela e 20 punti di Eric Gordon, hanno tenuto testa contro i Celtics, chiudendo tre quarti con 35 punti e gestendo i tentativi di rimonta di Boston che è stata sospinta da Kyrie Irving (23-5-11 per l’ex Cleveland) ma i bianco-verdi non sono andati oltre il 38.7% da tre punti e il 46.9 da due. Per Boston quarto ko nelle ultime 10 uscite.

I Golden State Warriors (23-13), dopo la batosta subita a Natale dai Lakers, attendevano alla ORACLE Arena i Portland Trail Blazers (20-15) per rimettersi in carreggiata, ma la sconfitta per 109-110 dopo overtime regala un’altra doccia fredda ai californiani. Golden State parte bene con un 28-27 nel primo quarto, ma l’attacco si inceppa subito, con appena 18 punti nel secondo. Portland prova a scappare e nell’ultimo quarto può gestire un buon margine fino agli ultimi istanti ma, come spesso accade, quando i Warriors vogliono riescono a mettere punti (tanti) in breve tempo, portando infatti il match ai supplementari. I Blazers non si scompongono, non mollano la presa, e sbancano la ORACLE per un successo quanto mai pesante. Per Portland Jusuf Nurkic da 27 punti e 12 rimbalzi, CJ McCollum da 24-4-3 e Damian Lillard da 21 punti. I Warriors, invece, si fermano al 29.5% da tre con Steph Curry che spara 6/15 con 29 punti, 5 rimbalzi e 7 assist, mentre Kevin Durant piazza una tripla doppia da 26-10-11, ma non basta ai campioni in carica che, tuttavia, rimangono in vetta alla Western Conference.

I Los Angeles Lakers (20-15), privi di LeBron James (che dovrebbe saltare diverse partite) erano impegnati nel derby californiano in casa dei Sacramento Kings (19-16) e lo spettacolo non è mancato nel 116-117 finale. I giallo-viola iniziano bene e chiudono il primo tempo sul 67-61 con l’attacco che va a segno con regolarità grazie a Lonzo Ball che sfiora la tripla doppia chiudendo con 20-9-12, mentre Brandon Ingram ne mette 22 e Kyle Kuzma chiude con 33-9-4. Sembra tutto facile per i Lakers, ma i Kings cambiano marcia nell’ultimo quarto con un parziale da 33-21 che ribalta la situazione. Sacramento manda sei giocatori in doppia cifra e riesce ad arrivare all’ultimo tiro sotto di due punti. Si prende la responsabilità Bogdan Bogdanovic che, proprio sulla sirena, infila una pesantissima tripla che manda in visibilio il pubblico di casa per una rimonta clamorosa. Kings sempre più in zona playoffs, mentre Los Angeles deve recitare il Mea culpa per non aver saputo gestire il vantaggio, senza il suo leader.

Gli Utah Jazz (17-19) ospitavano i Philadelphia 76ers (23-13) ma vengono demoliti a domicilio per 114-97. Nonostante un buon primo quarto, chiuso sul 29-22, i Jazz crollano in fretta, con un parziale di 73-50 che chiude ogni discorso. Nel finale spazio alle seconde linee con Philadelphia che ha potuto gestire lo sforzo dei suoi titolari. Per i 76ers tripla doppia per Ben Simmons da 13 punti, 14 rimbalzi e 12 assist, con Joel Embiid da 23 e 15, mentre JJ Redick è infallibile dall’arco con 6/9 per 24 punti totali. Per Utah male Ricky Rubio che chiude con appena 5-5-4, mentre Donovan Mitchell segna 23 punti e Dante Exum ne aggiunge 20 dalla panchina. Philadelphia è sempre più terza ad Est, mentre i Jazz continuano ad arrancare in una stagione con troppi alti e bassi.

Nel match con meno appeal della nottata, si è giocata la rivincita di Natale (a campi invertiti) tra i Milwaukee Bucks (24-10) ed i New York Knicks (9-27) ma il risultato è stato lo stesso, ovvero una facile vittoria per la formazione del Wisconsin. Punteggio finale di 112-96 e partita che non è mai stata in dubbio. I Bucks dominano e salgono al secondo posto nella Eastern Conference centrando l’ottavo successo nelle ultime 10. Dopo il primo quarto chiuso per 28-24 dai Knicks (al sesto ko consecutivo) Milwaukee ha cambiato marcia, con la solita prova inarrestabile di Giannis Antetokounmpo da 34 punti, 14 rimbalzi, 8 assist e 4 stoppate, alla quale si sono aggiunti i 25-6-5 di Khris Middleton e le tre triple di Brook Lopez, sempre più a suo agio dall’arco.

 

I RISULTATI DELLA NOTTE

Houston Rockets – Boston Celtics 127-113

Milwaukee Bucks – New York Knicks 112–96

Sacramento Kings – Los Angeles Lakers 117-116

Utah Jazz – Philadelphia 76ers 97-114

Golden State Warriors – Portland Trail Blazers 109-110 dopo overtime

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: basket-james harden-matteo marchi

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