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Scacchi, Mondiale rapid 2018: dopo la 2a giornata in sette al comando con 7.5 punti, Carlsen nel gruppo degli ottavi a mezzo punto

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Al termine della seconda giornata dell’edizione 2018 del Mondiale rapid di scacchi (cadenza di gioco: 15 minuti a giocatore con 10 secondi di incremento) in corso di svolgimento a San Pietroburgo, in Russia, le situazioni del torneo maschile e di quello femminile non potrebbero essere più diverse: nell’uno c’è un groviglio incredibile nelle posizioni di testa, nell’altro pochi nomi sembrano essere destinati a battagliare fino alla fine.

Tra gli uomini, sono ben sette i giocatori al comando della classifica dopo dieci turni: si trovano a 7.5 punti cinque russi (Ian Nepomniachtchi, Dmitry Andreikin, Vladislav Artemiev, Daniil Dubov, Maxim Matlakov) e due cinesi (Wang Hao e Yu Yangyi). Di questi, solo “Nepo”, Dubov e i cinesi sono ancora imbattuti, anche se ciò ha comportato per loro un computo totale di cinque vittorie ed altrettante patte. Non si può certo dire che i sette in testa siano al sicuro: sei di loro si scontreranno nell’11° turno che aprirà l’ultima serie da cinque partite del Mondiale rapid, il settimo (Dubov) dovrà vedersela con Magnus Carlsen. Il norvegese, recente Campione del Mondo assoluto dopo il match con l’italoamericano Fabiano Caruana (che a San Pietroburgo non c’è), ha perso oggi la sua terza partita del torneo, col Grande Maestro ucraino Alexander Zubov (tra i primi 100 del ranking rapid stilato dalla FIDE), ma ha vinto le restanti quattro, portandosi a 7 punti in un gigantesco gruppo in ottava posizione. Quest’ultimo comprende, tra i suoi dieci componenti, diversi big (l’indiano Viswanathan “Vishy” Anand, che detiene lo scettro mondiale rapid, l’olandese Anish Giri e l’israeliano Boris Gelfand sono i nomi più pesanti). A quota 6,5 c’è qualcosa di simile all’ultimo girone dell’Inferno di Dante: si parla di ben ventuno giocatori tutti assieme al 18°-38° posto, tra cui ancora altri nomi di grido (l’azero Shakhriyar Mamedyarov, l’americano Hikaru Nakamura e il russo Sergey Karjakin su tutti), ma anche il sorprendente iraniano Alireza Firouzja e il Maestro Internazionale uzbeko Nodirbek Yakubboev. In poche parole, potrebbe letteralmente vincere chiunque.

Per quel che concerne il torneo femminile (che prevede un turno al giorno in meno: in altre parole, gli uomini giocano 15 turni divisi in cinque a giornata, le donne 12 con quattro a dì), la situazione sembra invece leggermente più delineata. Al comando con 7 punti su 8 c’è la cinese Ju Wenjun, seguita dall’ucraina Marina Muzychuk a 6.5 e da un gruppo capitanato dalla sorella Anna a quota 6, che si estende fino al nono posto. Dal momento che le due leader della classifica si sono già affrontate nel sesto turno (pattando), la lotta sarà ora sempre a distanza, con l’una che cercherà di sfruttare i passi falsi dell’altra, se nel frattempo non avverranno crolli o sconvolgimenti, oppure ancora ritorni prepotenti di giocatrici peggio classificate.

Va ricordato che, il giorno dopo il Mondiale rapid, sempre a San Pietroburgo, inizierà il Mondiale blitz, che si svilupperà su due giorni e su un tempo di riflessione ridottissimo: 3 minuti a giocatore più due secondi di incremento a mossa.

 

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federico.rossini@oasport.it

Credits: NewFabrika / Shutterstock

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