Seguici su

Sci di fondo

Sci di fondo, Tour de Ski 2019: Klaebo verso la vittoria, De Fabiani in difesa del quarto posto. Tra le donne Oestberg senza apparenti rivali

Pubblicato

il

Alzi la mano chi, al di là degli ottimi propositi della vigilia, si sarebbe aspettato un Francesco De Fabiani nei primi cinque alla vigilia della scalata del Cermis. Eppure lui è lì, in quarta posizione alla vigilia dei 9 km a inseguimento più massacranti dell’intero calendario stagionale.

L’azzurro, però, non si fa illusioni, come confermano le sue dichiarazioni: sa bene che quello del Cermis è un pendio sul quale non ha mai collezionato grandi prestazioni, e anzi è andato spesso in difficoltà quando l’ha affrontato. Per questa ragione il suo obiettivo non è tanto quello di andare a prendere un podio che è comunque distante oltre un minuto, quanto quello di difendere una posizione entro le prime dieci. Meglio ancora, per lui, sarebbe classificarsi dall’ottavo posto in su, perché significherebbe aver migliorato il risultato del 2016, quando si classificò nono. La condizione di De Fabiani, però, è davvero buona: non è un caso se sono arrivati due podi nelle due mass start, così come non è casuale il fatto di aver tentato anche di vincere poche ore fa, prima del ritorno poderoso dell’imbattibile Johannes Klaebo.

A proposito del norvegese, non si vede all’orizzonte un destino diverso dalla vittoria finale per lui. Anche se non ha mai affrontato in vita sua il Cermis, Klaebo ha comunque un vantaggio molto ampio nei confronti della coppia russa alle sue spalle: 1’20″4 su Sergey Ustiugov, 1’43″8 su Alexander Bolshunov. Quattro tappe vinte denotano uno stato di forma eccellente, raggiunto proprio nel momento giusto. In più, dei due russi, quello che dovrebbe avere meno paura del Cermis è Ustiugov, che però, dati anche i suoi risultati precedenti in questa gara, non sembra avere le armi per poter sfilare al fenomeno di Norvegia la vittoria finale. Ancora peggiore è la situazione di Bolshunov, perché l’unica sua scalata, un anno fa, l’ha conclusa con uno tra i tempi più lenti tra i partecipanti.

Dietro De Fabiani (il cui distacco da Klaebo è di 2’40″8) di uomini in grado di far molto bene sul pendio conclusivo ce ne sono. Il principale pericolo, non solo per l’azzurro, si chiama Martin Johnsrud Sundby, uno che sul Cermis ha fatto faville in più di un’occasione: proprio questa scalata gli ha consentito in più occasioni di concludere il Tour de Ski sul podio, quando non con la vittoria finale. L’altro uomo in grado di andare molto forte e guadagnare un posto nei primi dieci è il russo Denis Spitsov, autore l’anno scorso di un’eccellente scalata che non gli è valsa il podio, ma lo spedisce di diritto tra gli uomini cui guardare con un occhio speciale. Pur nella sua abilità, sembra difficile vedere Dario Cologna (Svizzera) attuare una complicatissima rimonta.

Per quel che concerne, invece, il settore femminile, è molto complesso pensare a chi, o cosa, possa fermare Ingvild Flugstad Oestberg. La norvegese ha vinto le ultime tre tappe del Tour de Ski, staccato in classifica tutte le avversarie e messo un’ipoteca non da poco sulla sua prima volta in cima alla classifica dell’evento. Inoltre, le ultime due occasioni in cui ha affrontato il Cermis sono state anche quelle in cui è riuscita a tenere il passo delle migliori. Solo Natalia Nepryaeva è rimasta a una distanza accettabile (53″4), ma la russa, lo scorso anno, ha sofferto la scalata, il che non la pone in una posizione di favore nell’ipotesi di un difficile recupero. Potrebbe invece essere più aperta la lotta per il podio, con Krista Parmakoski (Finlandia) e Yulia Belorukova (Russia) che devono resistere a un possibile, e non certo imprevedibile, ritorno di Jessica Diggins (Stati Uniti), che al momento è sesta a più di tre minuti dalla Oestberg e a poco più di cinquanta dal terzo posto.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

federico.rossini@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità