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Judo: inizia il risveglio dell’Italia?

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Dopo un Mondiale deludente, sembrano arrivare i primi segnali di risveglio dal judo azzurro, in una stagione che fino ad ora ha regalato ben poche soddisfazioni ai colori italiani (e parliamo di livello senior, perché nelle rassegne giovanili il tricolore italiano è salito spesso sul podio anche quest’anno). Certo, inutile negarlo, dei podi in un Grand Prix o in European Cup non possono far dimenticare lo zero nel medagliere degli Europei e dei Mondiali, ma sono comunque dei segnali positivi in un panorama che fino a due settimane fa sembrava desolante.

Partiamo dalla medaglia d’argento vinta nel Grand Prix di Rijeka da Giuliano Loporchio, che rappresenta il miglior risultato azzurro quest’anno in una prova così importante. Per il 21enne di Bari si tratta anche del più importante risultato della sua giovane carriera, impreziosito dalla vittorie su atleti come l’israeliano Alon Sasson e lo svizzero Ciril Groβklaus. Questa medaglia costituisce certamente una bella soddisfazione, ma per sapere se Loporchio potrà costituire una speranza importante per il judo azzurro del futuro bisognerà ovviamente aspettare delle conferme nelle prossime competizioni internazionali.

C’è stato poi il bronzo di Jennifer Pitzanti, sempre a Rijeka, nella categoria -70 kg. La torinese, che ha compiuto 25 anni il 5 settembre scorso, ha dovuto suo malgrado estromettere dal podio la compagna Giulia Cantoni, nella sfida tutta italiana per il terzo gradino del podio. Cantoni e Pitzanti costituiscono l’ossatura della categoria -70 kg italiana e sono due atlete i cui destini si sono spesso incrociati: entrambe classe 1988, si sono spesso sfidate per il titolo italiano, con un bilancio che a dire la verità parla a favore di Jennifer Pitzanti. Ad ogni modo per l’Italia è importante sapere di poter contare su due atlete in questa categoria.

Un capitolo a parte merita il caso di Marco Maddaloni: il judoka campano ha avuto il merito di dare inizio a questo risveglio azzurro con la vittoria nell’European Cup di Bratislava, ma è poi incappato nella sconfitta al primo turno contro il rumeno Dan Fâșie nel Grand Prix di Rijeka. Certamente, però, dopo un torneo perfetto come quello disputato in Slovacchia una sconfitta ci può stare, aspettiamo quindi Marco Maddaloni nei prossimi tornei per capire meglio cosa potrà fare in contesti dalla concorrenza più agguerrita.

Ad ogni modo, in quel di Rijeka la categoria -73 kg ha trovato un degno sostituito in Gesualdo Scollo. Il 25enne siciliano è riuscito a vincere due incontri, togliendosi la soddisfazione di sconfiggere un judoka del calibro del britannico Jan Gosiewski. Un segnale incoraggiante prima delle due sconfitte che gli hanno chiuso la via del podio.

Menzione d’onore, invece, per Marianna Marinosci, che è riuscita a dar vita ad uno dei risultati più sorprendenti di tutto il week-end. La rappresentante azzurra della categoria -63 kg ha infatti sconfitto al primo turno, addirittura per ippon, la fortissima slovena Tina Trstenjak, medagliata di bronzo agli Europei di Budapest e quinta classificata ai recenti Mondiali di Rio. Una gioia che però non ha potuto evitare la sconfitta al turno successivo contro la spagnola Isabel Puche.

Clicca qui per il bilancio finale del Grand Prix di Rijeka

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Foto: IJF Media by Zahonyi

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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