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F1, la Ferrari fa “all in” su Mattia Binotto: team principal e direttore tecnico. Pieni poteri e carta bianca per il Mondiale

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Chiamiamola mossa da “all-in”. La Ferrari ha deciso di rischiare ed ecco la notizia che non ti aspetti. La Gazzetta dello Sport è uscita allo scoperto: via il Team Principal Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto direttore tecnico al suo posto. Un cambio di ruoli sostanziale, dal sapor di rivoluzione, che la scuderia di Maranello ha atteso prima di confermare nel tardo pomeriggio, probabilmente in concomitanza con la chiusura della Borsa.

Dopo quattro anni di impegno e instancabile dedizione Maurizio Arrivabene lascia la Scuderia. La decisione è stata presa di comune accordo con i vertici dell’azienda dopo una profonda riflessione in relazione alle esigenze personali di Maurizio e a quelle della Scuderia. A Maurizio vanno i ringraziamenti da parte di tutta la Ferrari per il lavoro svolto e per aver contributo a riportare la squadra a livelli estremamente competitivi. A lui vanno migliori auguri per il suo futuro e le prossime sfide professionali. A far data da oggi Mattia Binotto assume il ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari. A Mattia continueranno a rispondere tutte le funzioni tecniche“.

Questo il contenuto del comunicato stampa che dà i crismi dell’ufficialità a quel che già tutti immaginavamo. E dunque spetterà a Binotto guidare la Rossa vero l’iride, cosa che Arrivabene, nei suoi quattro anni, non è stato capace di centrare. Certo, le 14 vittorie (13 di Vettel e una di Raikkonen), i tre secondi posti della Ferrari nella classifica costruttori e i 2 secondi posti di Vettel nella classifica piloti del 2017-2018 non sono risultati da poco ma, si sa, sotto l’insegna del Cavallino Rampante si deve solo vincere e poi delle spaccature interne c’erano state.

Le critiche pubbliche dell’ex numero uno del marketing di Philip Morris circa lo sviluppo tecnico della monoposto e nel contempo della strategia nel corso delle prove in Giappone non sono certo state gradite da larga parte del reparto corse. Per cui Binotto, già prescelto dall’ex n.1 della Ferrari Sergio Marchionne per prendersi questo incarico, avrà l’onere e l’onore di capeggiare il team più prestigioso della F1, avendo voce in capitolo su più fronti.

Una carriera dai forti connotati in Rosso quello del 49enne ingegnere meccanico. Entrato a far parte della famiglia ferrarista nel 1995 come ingegnere motorista prima alla squadra test e poi di quella corse, è riuscito a farsi largo svolgendo diverse mansioni:  ingegnere dei motori di gara (2004), capo ingegnere corse (2007), responsabile delle operazioni motore (2009), vice direttore motori (2013), direttore motori (2014) e direttore tecnico (2016). La chiusura del cerchio è arrivata e ora servirà confermare con i fatti la fiducia che i vertici del Cavallino hanno riposto in lui.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Cristiano Barni / Shutterstock.com

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