Calcio
Champions League, Napoli-Borussia Dortmund 2-1: le pagelle degli azzurri
Reina, 6.5: convincente nelle uscite, contribuisce a rilanciare l’azione con alcuni rinvii che denotano un gran piede. Sfiora con le dita un tiro dalla distanza di Aubameyang, poi è super su una punizione di Reus al 88′ e salva il risultato.
Maggio, 7: padrone della fascia destra. Si distingue per diverse percussioni importanti ed in difesa è ordinato ed abile nelle diagonali. Sempre più a proprio agio nella retroguardia a 4, un buon segnale anche per Prandelli che era in tribuna.
Albiol, 7: al Napoli serviva come l’aria l’esperienza di un centrale come lo spagnolo. Ruvido al punto giusto, sicuro, annulla lo spauracchio Lewandowski.
Britos, 6.5: avvio da brividi, perde palla e quasi combina la frittata. Dimentica quasi subito l’episodio, impone la sua fisicità ed è autoritario nell’uscire a testa alta palla al piede e far ripartire la manovra.
Zuniga, 5.5: nel primo tempo è inarrestabile e dal suo destro nasce il cross per il vantaggio di Higuain. Nel finale realizza un goffo autogol con un colpo di tacco in piena area di rigore. Imperdonabile.
Behrami, 6.5: soffre il pressing asfissiante del Dortmund, ma è preziosissimo in interdizione, dove chiude tutti gli spazi.
Inler, 7: metronomo della squadra di Benitez, detta i ritmi e ‘fa legna’. Nel secondo tempo fa viaggiare velocemente la palla e dai suoi lanci nascono le devastanti ripartenze del Napoli.
Callejon, 5: meno incisivo rispetto alle prime apparizioni in Serie A. Tanto movimento, ma non punge mai. Fallisce anche la rete del 3-0.
Hamsik, 6,5: nel primo tempo si ritrova quasi sempre spalle alla porta, spesso raddoppiato dai difensori tedeschi. Cambia ritmo nella ripresa e libera i compagni con alcuni tocchi da gran rifinitore, molleggiando con sapienza tra le linee.
Insigne, 8: Benitez gli dà fiducia e lui la ripaga nel migliore dei modi. Partita di personalità al debutto in Champions, crea scompiglio sulla fascia sinistra con i suoi dribbling e duettando con Zuniga. Pennella una punizione da fuoriclasse. Il San Paolo è ai piedi del suo nuovo profeta.
Mertens, 6: subentra allo ‘scugnizzo’ partenopeo e lascia intravedere buone cose sulla sinistra.
Higuain, 7.5: una spina nel fianco per il Borussia. L’argentino è imprendibile, ora attacca la profondità, ora si avvicina al portatore. Una completezza tecnico-tattica che abbaglia. Sigla una rete da centravanti di razza, con un colpo di testa perfetto. Cavani è già dimenticato.
Pandev, 6: entra sul 2-0 e sfiora subito la rete.
Benitez, 7: la sua mano è evidente, il Napoli gioca bene e diverte.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
federico.militello@olimpiazzurra.com
Luca46
19 Settembre 2013 at 12:48
Il Napoli al momento è la squadra piu’ forte in Italia. Siamo però solo all’inizio e nel calcio le squadre hanno momenti di alti e bassi ed è sui bassi che si vedono le squadre organizzate per vincere. Sicuramente è una squadra che puo’ lottare per qualsiasi traguardo, la difesa forse è il tallone d’achille.
mik80
19 Settembre 2013 at 08:38
Il Napoli quest’anno ha un allenatore che conosce il calcio internazionale e soprattutto ha una mentalità vincente a differenza del suo predecessore (ottimo tecnico ma con dei chiari limiti di personalità) e, differentemente da quanto fece Moratti che lo ingaggiò quasi controvoglia, De Laurentiis (che pure detesto) gli ha dato carta bianca e ha costruito la squadra seguendo i suoi dettami
Gabriele Dente
19 Settembre 2013 at 00:30
Non commento mai il calcio ma stasera il Napoli, per cui faccio il tifo, ha dato veramente un’immagine positiva del nostro calcio. Seguo il calcio dall’80-81 ma francamente non ricordo un Napoli così sicuro dei suoi mezzi, a parte quello del primo scudetto, della coppa Uefa e soprattutto della Ma.Gi.Ca (Maradona-Giordano-Careca, per chi non lo sapesse). Forse quest’anno il campionato proporrà ben 5-6 al squadre al vertice e partite come questa, insieme a quanto di buono fanno le nazionali, dimostrano che il calcio italiano non è così brutto come alcuni vorrebbero far credere. Mi auguro due cose: che si punti di più sui giovani italiani e che il settore femminile raggiunga quanto prima un grande livello internazionale.