Tennis: Roger Federer e il ritorno al Roland Garros dal sapor d’addio

“Sono in una fase in cui voglio fare quello che mi piace. Ho la sensazione che non sia necessario un lungo stop. Giocherò il Roland Garros“, con queste parole in conferenza stampa Roger Federer aveva stupito tutti per tempi e modi. Sì perché, dopo la sconfitta contro il talentuoso greco Stefanos Tsitsipas negli ottavi di finale degli Australian Open 2019, non ci si aspettava un annuncio del genere da parte dello svizzero. Ma a Roger piace stupire, non solo sul campo con colpi d’alta scuola.

E così dopo 3 anni di digiuno il rossocrociato tornerà a calcare il red carpet francese. Lo avevamo lasciato a quel ko nei quarti di finale contro Stan Wawrinka, in uno dei tanti momenti nei quali tutti pensavamo che la sua stella fosse destinata a spegnersi. Tante volte l’elvetico ha saputo risorgere dalle proprie ceneri ed il magico 2017 ne è una dimostrazione. E quindi come interpretare questa decisione di voler tornare a cimentarsi sulla terra rossa, a 37 anni e con tutte le difficoltà del caso?

Secondo alcuni potrebbe essere il suo un modo per salutare tutto il mondo del tennis. Un’uscita di scena regale, calcando i campi più prestigiosi del circuito, senza escluderne nessuno a priori. Per carità, una visione un po’ romantica ma che potrebbe avere un fondamento. Il ko di ieri potrebbe essere l’emblema di una inevitabile parabola discendente di una carriera ineguagliabile che, però, come tutte le cose non è eterna.

Ecco che, un po’ tutti, vorremmo essere nel cuore e nel cervello dello svizzero, per comprendere cosa voglia fare del proprio futuro: arrivare al termine del 2019 e dire addio allo sport tanto amato oppure puntare alle Olimpiadi di Tokyo 2020, competizione a cui tiene in modo particolare? Di sicuro, Roger, per un motivo o per l’altro, mancherà e rivederlo sul rosso è una notizia che darà senza dubbio lustro allo Slam parigino ma ancor di più al tennis, che lui incarna in tutto e per tutto.

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Foto: shutterstock.com