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Biathlon, Coppa del Mondo 2019, Anterselva. Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi senza paura verso la neve di casa

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Il teatro del biathlon, lo spettacolo di Anterselva, riapre, come ormai di consueto nell’ultimo week end di gennaio e stavolta le due prime donne, il soprano e il contralto, sono entrambe di casa e rispondono al nome di Dorothea Wierer, leader di Coppa dopo le prime cinque tappe e Lisa Vittozzi, seconda nella classifica generale.

Mai nella storia c’è stata così tanta Italia e tale qualità al femminile al via della tappa italiana di Coppa del Mondo di biathlon che si disputa ininterrottamente (anche questo è un bel numero) dalla stagione 1988/89 con diverse apparizioni ma non continuative anche negli anni precedenti. Mai come nell’ultimo periodo l’Italia ha raccolto soddisfazioni e podi al femminile ad Anterselva, grazie soprattutto alla sua esponente numero uno, che è anche l’atleta di casa, Dorothea Wierer che ha già conquistato tre podi nelle ultime tre edizioni della tappa di Anterselva di Coppa del Mondo (due secondi e un terzo posto) e ad Alexia Runggaldier, terza due anni fa nell’individuale. Prima di loro un’altra atleta di queste parti, Nathalie Santer da Dobbiaco, esattamente 25 anni fa, era salita sul terzo gradino del podio ad Anterselva nella gara individuale. Per il resto tanti piazzamenti da top ten (Santer, tra l’altro con diversi quarti posti, poi Ponza a ripetizione, Haller, Oberhofer e lo scorso anno anche Lisa Vittozzi con una rimonta clamorosa nell’inseguimento dal quarantesimo al nono posto) e mai una vittoria al femminile per il clan azzurro che ci riprova quest’anno con tante speranze e carte da giocare.

Al teatro del biathlon Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi chiedono la spinta giusta per rimettere fra loro e le dirette rivali nella corsa alla conquista della sfera di cristallo punti preziosi in vista della volata finale della stagione che passa per la trasferta americana e si concluderà con i Mondiali in Svezia e la chiusura ad Holmenkollen.

L’ago della bilancia, dopo le gare di Ruhpolding, pende un po’ più verso la Slovacchia rispetto al week end di Oberhof dove Vittozzi fece doppietta e Wierer riuscì in qualche modo a limitare i danni, nonostante una condizione tutt’altro che ideale per via del lavoro fisico programmato e svolto durante la sosta natalizia che l’aveva un po’ appesantita.

A Ruhpolding Kuzmina e Fialkova hanno avuto, fortunatamente ad intermittenza, qualcosa in più delle italiane. Nella sprint Kuzmina è andata fortissimo, battendo al traguardo una Vittozzi che si conferma in condizione straordinaria sugli sci e anche al poligono. Anche in questo caso Wierer ha limitato i danni sopravanzando Fialkova al sesto posto (contro il settimo della slovacca). Nella mass start, però, Fialkova si è rifatta ampiamente, chiudendo al terzo posto, mentre Wierer e Vittozzi sono rimaste nelle retrovie, vittime di qualche errore di troppo al poligono, assieme a Kuzmina, meno precisa delle azzurre ma più veloce sugli sci. L’impressione è che ad Anterselva, così come da qui alla fine della stagione, l’atleta da tenere d’occhio sia proprio Kuzmina che ha una condizione straordinaria (e ad Anterselva i “motori veloci” hanno un bel vantaggio) ed esperienza da vendere.

Per Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi il banco di prova è importante e duro al tempo stesso. Anterselva, è vero, è il tracciato di casa per loro ma le tribune (artificiali nella zona del traguardo e del poligono e naturali lungo la pista) saranno come ogni anno piene di tifosi tedeschi che ormai come da tradizione acquistano valanghe di biglietti con largo anticipo e quindi parlare di pressione per le due italiane è un po’ esagerato, visto che i tifosi italiani saranno come sempre una minoranza, più numerosa e compatta, ma pur sempre una minoranza.

La pressione deriva soprattutto dalla situazione di classifica. E’ vero che a Ruhpolding le azzurre hanno lasciato per strada qualche punto ma, tornando indietro di due mesi, il clan italiano, Wierer e Vittozzi per prime, avrebbero firmato immediatamente per trovarsi in queste condizioni alla vigilia della tappa di Anterselva e dunque il sorriso sulle labbra è d’obbligo, anche perché non si tratta assolutamente dell’ultima spiaggia, né in un senso, né nell’altro. Escludendo debacle inimmaginabili al momento, anche dopo Anterselva, comunque vadano le gare, sarà tutto ancora in gioco. La tappa italiana servirà a far pendere ulteriormente l’ago da una parte o dall’altra. Dopo 23 anni di digiuno l’Italia del biathlon femminile da tre stagioni sale ininterrottamente sul podio ad Anterselva e mai come quest’anno proseguire la striscia positiva con un paio di piazzamenti fra le prime tre sulla neve di casa sarebbe fondamentale per continuare la caccia alla sfera di cristallo.

 

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