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Australian Open 2019: Novak Djokovic raggiunge Rafael Nadal in finale. Annichilito in tre set Lucas Pouille

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Tutto come previsto: Novak Djokovic (n.1 del mondo) raggiunge lo spagnolo Rafael Nadal (n.2 del ranking) nella finale degli Australian Open 2019 e sarà il settimo atto del serbo in carriera nel Major, il 53° episodio della saga tra il 31enne nativo di Belgrado e l’iberico. Un dominio assoluto quello di Djokovic contro il francese Lucas Pouille (n.31 ATP). Il 6-0 6-2 6-2 in 1 ora e 23 minuti di partita dice molto di un confronto senza storia, nel corso del quale Nole ha concluso con 24 colpi vincenti e solo 5 errori. Numeri spaventosi e, a tratti, è sembrato di assistere a una specie di allenamento. Troppa la differenza tra i due contendenti, tenuto conto anche del livello straordinario raggiunto dal 6 volte vincitore dello Slam a Melbourne. Un modo per rispondere a Rafa, dopo la prestazione superba del fuoriclasse maiorchino contro l’ellenico Stefanos Tsitsipas, e tra due giorni ci godremo una grande partita.

Nel primo set, dopo un game al servizio un po’ laborioso, il n.1 del ranking cambia letteralmente marcia. La chiave è il dritto lungolinea con il quale l’asso serbo crea tantissimi problemi al transalpino, incapace di disinnescare i colpi tanto profondi del suo avversario. Si assiste ad una vera e propria “mattanza tennistica” nella quale Djoko raggiunge livelli di eccellenza: 11 vincenti, 1 solo errore non forzato, il 77% dei punti ottenuti con la prima di servizio (4 ace) e il 100% con la seconda. Statistiche che giustificano ampiamente il 6-0, frutto di una superiorità tecnica ma anche mentale.

Nel secondo set la musica non cambia e nel quarto game arriva il break. Djokovic dispone dello scambio a proprio piacimento e quando decide di cambiare marcia, soprattutto con il dritto, mette a segno una sequenza di punti impressionante. Il numero di errori è sempre bassissimo (solo uno) e le percentuali al servizio (91% dei punti conquistati con la prima e il 75% con la seconda) devastano letteralmente Pouille che non sa come svegliarsi da questo incubo, vedendo correre veloce il parziale sul 6-2.

Nel terzo set il canovaccio dell’incontro è sempre quello. La pressione esercitata da Novak sull’avversario è altissima. In ogni scambio il povero Lucas è costretto a giocare il punto due o tre volte in più, per la difesa strenua del suo avversario. Costretto spesso a rischiare, gli errori sono diversi da parte del transalpino (10 unforced error), regalando di fatto il break al rivale nel terzo game e dando il via al trionfo del n.1 ATP. Sul 6-2 infatti il campione nativo di Belgrado archivia la pratica e può festeggiare una fantastica prova.

 

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Foto: LaPresse

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