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Coppa Davis 2019, come funziona? Il regolamento. Il primo turno si gioca in due giorni, doppio a chiudere. A novembre fase finale a 16 squadre

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Nel vento dei cambiamenti nel mondo del tennis per il 2019, una delle cose che non sarà più la stessa è la Coppa Davis. Dal weekend venturo nulla, dell’Insalatiera, sarà come in passato, a causa della riforma approvata quest’estate dall’ITF sotto la spinta del gruppo Kosmos, fondato dal calciatore Gerard Piqué.

Il Gruppo Mondiale a 16 squadre, le cinque partite in tre giorni col doppio al sabato e due singolari al venerdì e alla domenica, i match in cinque set: tutto cancellato dalla rivoluzione messa in atto quest’estate, che modifica sensibilmente il modo di conoscere, e vivere, l’unica competizione in grado di far concorrenza ai tornei dello Slam. Andiamo a vedere nel dettaglio cos’è cambiato.

Per iniziare, le partite si giocheranno tutti al meglio dei tre parziali, in passato utilizzati soltanto negli incontri a punteggio acquisito. Resterà il tie-break nel set decisivo, novità introdotta già alcuni anni fa per evitare il verificarsi di partite fiume (un po’ quello che hanno tentato di fare, ognuno a modo proprio, due Slam su quattro, mentre gli US Open l’avevano già introdotto da decenni).

Il cambiamento vero, però, riguarderà l’intera struttura della Davis. Si giocherà un unico turno preliminare, invece dei tre che precedentemente portavano alla finale, e non si snoderà su tutti i tre giorni del fine settimana, ma soltanto su due, il venerdì e il sabato. Si aprirà con due singolari nel primo giorno, mentre nel secondo si terranno i restanti due e il doppio come quinto match e non come terzo: una storia, questa, già vista al femminile con la Fed Cup. Inoltre, al primo turno parteciperanno 24 squadre, e non 16: questo perché ci saranno 12 sfide tra squadre nazionali che qualificheranno per la fase finale, cui sono già ammesse le quattro semifinaliste del 2018 e due wild card (Argentina e Gran Bretagna).

Proprio la settimana della Caja Magica di Madrid, dal 18 al 24 novembre, sarà la novità più consistente: sostituirà, in buona sostanza, quelli che erano i vecchi weekend dei quarti di finale e delle semifinali. I 18 team presenti saranno suddivisi in sei gironi da tre e giocheranno, dal lunedì al giovedì, i match di qualificazione ai quarti di finale, cui accederanno le sei prime e le due migliori seconde. In questo caso le partite all’interno delle sfide non saranno cinque, ma tre: due singolari e un doppio. Se una squadra perderà 3-0 non riceverà punti, ma se soccomberà per 2-1 ne riceverà uno. Chi accederà in semifinale, inoltre, sarà automaticamente qualificato per le Davis Cup Finals (questo il nome della settimana madrilena) del 2020.

I succitati quarti di finale si terranno di venerdì, con le semifinali al sabato e la finale alla domenica.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: BAKOUNINE / Shutterstock

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