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Giovanni Malagò: “Il mio sogno? Vedere le Olimpiadi estive a Roma. Spero in Milano-Cortina, dialogo col Governo”
Giovanni Malagò ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il Presidente del Coni si è soffermato sulla riforma dello sport prevista dal Governo: “Sono poco filosofo e molto pragmatico. Oggi siamo in una fase di grandissimo dialogo ma allora era giusto esprimere le contrarietà, così come oggi è giusto parlare. Ho molto apprezzato Giorgetti quando ripete che non può esserci un governo che non dialoghi col Coni e viceversa. Siamo in costante contatto ogni giorno per questo. C’è una legge, ma quello che conta sono i decreti attuativi. Quelli possono determinare una situazione propositiva per tutti”. Non si tratterebbe solo di un discorso di soldi come ha ribadito: “Conta il perimetro del ruolo. Il resto, consegue. Il problema è di chi fa cosa e di chi non lo fa. Su questo c’è sintonia, l’indipendenza dello sport la debbono e la vogliono riconoscere“.
Giovanni Malagò è un po’ vago sulle Olimpiadi 2026, Milano e Cortina d’Ampezzo sono in corsa contro Stoccolma: “Gli attacchi frontali del Governo contro la Francia? I membri del Cio sono 87. Se ognuno di loro è uno spirito libero, è un ragionamento, se invece seguono altre logiche, diciamo politiche, tutto può prendere una piega diversa nel bene o nel male. Mi sono calato nella parte, ho imparato a fare di necessità virtù e a convivere con la politica. Bisogna cucinare il piatto con gli ingredienti che hai“.
Il numero 1 dello sport italiano torna sulla mancata possibilità di organizzare le Olimpiadi a Roma: “Non è una ferita rimarginata, è stata una clamorosa occasione perduta e la Storia mi sta dando ragione. Siamo stati sfortunati in quel dato contesto. Sono convinto che, con le condizioni di oggi, l’amministrazione avrebbe detto di andare avanti. Le elezioni e la campagna ideologica fondata su elementi non oggettivi hanno portato a quelle valutazioni. Tu pensi che Parigi oggi si sarebbe candidata? Stessa cosa, penso a Londra 2012, oggi con la tematica Brexit. Nella vita è sempre così, le circostanze decidono. Incredibile che, a distanza di neanche tre anni, ci troviamo nella condizione di poter vincere con Milano. Oscillo tra rammarico e orgoglio“.
Malagò si dichiara un patriottico vero, individua in Fausto Coppi e Pietro Mennea i suoi miti sportivi, parla anche dello stipendio da presidente (90mila euro l’anno, che destina a iniziative sociali sullo sport). Il sogno nel cassetto?: “Prima di morire vorrei vedere la mia amata città, Roma, ricandidata e vittoriosa per le Olimpiadi estive“.
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Credit: Ciamillo