Nuoto
Nuoto, Euro Meet 2019: Nicolò Martinenghi e Martina Carraro, ranisti scatenati in Lussemburgo
L’appuntamento era di quelli prestigiosi e la Nazionale italiana di nuoto, con alcuni atleti, ha deciso di esibirsi nella vasca lussemburghese dell’Euro Meet 2019 per testare la propria condizione nella piscina da 50 metri e fare un po’ il punto della situazione. Tirando le somme si può affermare con forza che Nicolò Martinenghi e Martina Carraro hanno iniziato il proprio percorso verso gli Assoluti primaverili (2-6 aprile) e ancor più verso i Mondiali 2019 a a Gwangju (Corea del Sud, 12-28 luglio) con il piede giusto.
Il varesino, dopo aver sciorinato un bel 50 rana da 27″14, nella giornata di chiusura si è imposto nella doppia distanza con il crono di 59″37. Un tempo magnifico, non così distante dal record italiano da lui stesso detenuto (59″01). Una prova importante soprattutto per la “confidenza agonistica” dimostrata dall’allievo di Marco Pedoja. A chiosa del 2018, il tecnico aveva ammesso con grande franchezza, intervistato da OA Sport, che l’obiettivo sarebbe stato quello di abbattere il muro dei 59″ ed essere parte del club dei 58″ che può farlo rientrare nel novero dei pochi eletti della disciplina, anche se il britannico Adam Peaty appartiene ad un’altra galassia allo stato attuale delle cose. Tuttavia questo tempo, in una fase dell’anno così particolare, è sintomo del fatto che il lombardo sta lavorando bene, dopo i tanti problemi fisici del 2018 che lo hanno costretto a stare fermo lungamente. Nella gara lussemburghese hanno completato il podio l’olandese Arno Kamminga (1’00″30) e l’altro azzurro Fabio Scozzoli (1’01″10).
Carraro da par suo non è stata da meno. Protagonista di una rassegna iridata in vasca corta fantastica, suggellata dal bronzo mondiale nei 50 rana e da record italiani a pioggia, la ligure ha dato libero sfogo a tutte le sue qualità imponendosi nei 50 e nei 100 metri di questo stile con risultati di grande valore: 30″70 (record del meeting) e 1’07″35. Due riferimenti di degna considerazione, vista la fase di preparazione. La sensazione, comunque, è che la medaglia citata e l’esperienza ad Hangzhou (Cina) abbiano dato a Martina una consapevolezza ulteriore nei propri mezzi e forse il Bel Paese potrebbe aver trovato un’altra nuotatrice su cui poter puntare qualcosa di importante.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse