Ciclismo
Mondiali Firenze 2013: buoni segnali dalle ragazze per la prova in linea
Terza giornata di gare a Firenze ancora dedicata alle prove a cronometro: al mattino gli uomini categoria juniores, al pomeriggio le donne élite, con entrambe le gare che hanno messo in mostra contenuti tecnici molto interessanti.
Tra i ragazzi, il belga Igor Decraene ha dominato intermedio dopo intermedio, pur mantenendo un margine tutto sommato ridotto (8”) sul danese Krigbaum; già affermatosi nel corso della stagione come uno degli junior più interessanti sul panorama ciclistico globale, il fiammingo di Waregem ha mantenuto una velocità media veramente molto elevata, sfruttando alla perfezione il tracciato interamente piatto. Per quanto riguarda gli italiani, grande sfortuna per Filippo Ganna, vittima di una rovinosa caduta che gli ha portato via un piazzamento altrimenti da top ten: classe 1996, verbanese di Vignone, le buone cose fatte vedere oggi-al netto del trentaduesimo posto finale-lo proiettano tra i nomi da tenere sotto osservazione per le stagioni a venire anche in una disciplina così poco amata dagli azzurri come la cronometro.
La gara femminile non ha riservato grosse sorprese: Ellen Van Dijk e Linda Villumsen erano le favorite della vigilia e i lunghi rettilinei del tracciato fiorentino hanno premiato l’olandese, alla prima medaglia individuale della carriera su strada. Possiamo poi solo immaginare il rimpianto di Evelyn Stevens, che si vede “scippata” del terzo gradino del podio dalla connazionale Carmen Small per appena quattro centesimi, davvero un’inezia sui 22 km di percorso; comunque, tra la seconda e la nona posizione ci sono appena 18”, a conferma del livello di competitività molto alto raggiunto dal ciclismo femminile. In casa Italia, la scelta del ct Salvoldi di puntare su Elisa Longo Borghini e Rossella Ratto, in loco della campionessa nazionale Tatiana Guderzo, è stata spiegata con l’apprezzamento per le doti “polivalenti” di queste due giovanissime atlete: in ogni caso, comunque, su un percorso senza la minima difficoltà altimetrica sarebbe stato molto difficile vedere un’italiana nelle prime posizioni. La Longo Borghini ha disputato una gara molto regolare e il tredicesimo posto finale va probabilmente sopra le sue stesse aspettative, soprattutto alla luce della poca benzina nelle gambe visto il rientro dall’infortunio: il segnale per la gara di sabato, comunque, è molto positivo. Rossella Ratto è andata in crescendo nel finale e ha chiuso ad una trentina di secondi dalla compagna di squadra: la bergamasca, comunque, è nettamente la più giovane tra le prime venti al traguardo e ha confermato il brillante stato di forma che tornerà molto utile nella prova in linea dove la nazionale azzurra sarà tra le favorite assolute.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com