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Biathlon, Coppa del Mondo 2019. Wierer e Vittozzi: viaggio in America con caccia all’oro

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L’Italia del biathlon sta preparando la trasferta americana con un po’ di riposo defaticante dopo il tour de force di gennaio. La caccia all’oro inizierà fra poco più di una settimana a Canmore in Canada per poi proseguire la settimana successiva sulle nevi olimpiche di Salt Lake City: quattro gare individuali, quattro staffette che lasciano il tempo che trovano. L’occasione per Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi per allungare ulteriormente sulle più immediate rivali in Coppa del Mondo in vista della volata finale in Scandinavia, prima con i Mondiali di Oestersund (che valgono anche come tappa di Coppa del Mondo con ben quattro gare individuali) e la finalissima di Holmenkollen.

Il viaggio in America dà vantaggi e svantaggi a chi ha deciso di affrontarlo. Può essere una miniera d’oro di punti per chi è in lotta per la Coppa. Non tutti i protagonisti del circuito mondiale (in campo maschile Tarjiei Boe e Martin Fourcade, non certo due a caso, hanno già dato forfait, tra le donne si attendono a giorni, forse a ore, le ufficializzazioni delle rinunce che potrebbero essere numerose e pesanti) saranno presenti alle gare e dunque, per i grandi protagonisti al via, si apre la possibilità di mettere fieno in cascina anche magari senza prestazioni straordinarie. Ciò potrebbe rivelarsi un passo decisivo perchè le gare individuali, dopo l’America, restano solo sette: non molte per chi proverà a imbastire la rimonta. Può essere, però, la trasferta oltreoceano, un accumulo di fatica letale in vista dei Mondiali di Oestersund ma chi è in lotta per il bersaglio grosso non può certo fermarsi ora.

Il punto di vista, ovviamente, è quello di Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, sempre più destinate a giocarsi la vittoria in Coppa del Mondo assoluta femminile. Lasciando da parte le scaramanzie (sempre lecite, per carità), a meno di disguidi fisici o contrattempi inimmaginabili, dovrebbe essere lotta a due fino alla fine per la sfera di cristallo. Vittozzi ha utilizzato al meglio le due tappe tedesche di inizio gennaio per rimettersi in carreggiata nella corsa alla Coppa del Mondo, Wierer, dopo una partenza a razzo, ha segnato il passo proprio tra Oberhof e Ruhpolding, anche a causa del richiamo fisico programmato nella sosta natalizia ma ad Anterselva è tornata a volare e ha ristabilito le distanze anche nei confronti della compagna di squadra.

Canmore dirà qualcosa in più sullo stato di salute delle due azzurre, che dovranno digerire anche il cambiamento di fuso orario. La prima gara canadese è l’individuale sulla distanza dei 15 km: la gara che più piace a  Wierer, che però quest’anno non sembra fare differenze sui format, riuscendo discretamente anche nella mass start che non sempre l’ha vista protagonista in passato. Non sempre ma a Canmore sì: proprio sulla neve canadese tre anni fa, infatti, l’altoatesina si impose da quelle parti in una mass start precedendo atlete del calibro di Dorin, Koukalova e Makarainen, il giorno dopo essere salita sul terzo gradino del podio della sprint. Il tracciato lo conosce anche Vittozzi che partecipò alla sprint di quella tappa senza riuscire a strappare il pass per la Mass Start.

A livello di forma fisica Doro sembra in una botte di ferro al momento. Il periodo difficile appare dietro le spalle e quel quarto giro della Mass Start di Anterselva ha detto che la nostra portacolori ha rimesso le cose a posto sugli sci ed è pronta alle sfide di febbraio. La stanchezza, invece, si è fatta un po’ sentire nelle gambe della sappadina che, sulla neve di casa, specialmente nella Mass Start, non è stata brillante come nelle due tappe precedenti. In America Lisa avrà il vantaggio delle due gare individuali per tappa che non comprendono dunque quella famosa terza fatica in quattro/cinque giorni che sembra al momento crearle qualche difficoltà (anche se è una teoria tutta da provare visto che ad Oberhof, ad esempio, Vittozzi ha fatto bene anche in staffetta dopo aver vinto le due gare individuali). Sabato le azzurre partono alla volta di Canmore: la lunga volata è lanciata e non resta che aspettare: prima per sapere quali saranno le rivali e poi per vedere ancora una volta all’opera la coppia di atlete che sta facendo impazzire l’Italia.

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