Pallavolo
Volley, emergenza Italia: Olimpiadi 2020 a rischio. Schiacciatori contati, si convincerà Juantorena a tornare? Tutti gli scenari
Mancano sei mesi al torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e l’Italia è già proiettata all’appuntamento più importante della stagione che si disputerà nel weekend del 9-11 agosto al PalaFlorio di Bari. La Nations League e gli Europei che verranno prima e dopo quella competizione passano in secondo piano perché la conquista del pass a cinque cerchi ha un’importanza capitale per l’intero movimento, essere presenti ai Giochi è fondamentale per la nostra Nazionale che deve difendere l’argento conquistato a Rio 2016 e la visibilità che si ricava da quell’evento non ha eguali. Dunque occhi, cuore e testa puntati su quel quadrangolare contro Serbia, Australia e Camerun: sarà la battaglia contro i slavi a decretare verosimilmente la formazione vincitrice della Pool che dunque volerà direttamente nel Sol Levante, per battere la corazzata guidata da Aleksandar Atanasijevic ci sarà bisogno di una partita perfetta e dell’Italia migliore ma al momento la nostra Nazionale è in grande emergenza.
L’allarme è già suonato da diverso tempo ma non lo si è voluto ascoltare, lo si dovrà per forza fare ora perché il problema schiacciatori è emerso con tutta la sua forza: siamo con gli uomini contati nel reparto di banda, in un ruolo cruciale per questo gioco siamo in estrema difficoltà e fronteggiare la Serbia sarà alquanto complicato. L’infortunio di Luigi Randazzo, che si opererà e che resterà fuori per almeno sei mesi, complica ulteriormente il compito: chi affiancare a Filippo Lanza che si sta ben comportando con la casacca di Perugia? Le opzioni sono davvero ridotte ai minimi termini e quella più plausibile prevede il rientro di Osmany Juantorena, la Pantera ha però annunciato il proprio addio alla Nazionale subito dopo il quinto posto ai Mondiali casalinghi: il CT Chicco Blengini dovrà convincerlo, l’operazione sembra già essere partita e c’è tutto il tempo per farlo ritornare sui suoi passi, bisognerà toccare i tasti giusti per strappare un sì che sarebbe fondamentale. Se l’italo-cubano dovesse invece rimanere fermamente convinto della sua scelta?
La situazione diventerebbe drammatica, il panorama degli schiacciatori italiani è purtroppo desolante. Basta guardare in SuperLega dove il migliore (dopo Juantorena, Randazzo e Lanza) è Gabriele Maruotti, 30enne che milita a Siena (penultima della classe) e che ha messo a segno 155 punti in 19 partite. Alle spalle di Lele, già visto nell’ultima rassegna iridata, troviamo Giacomo Raffaelli (24enne in forza a Ravenna, 131 punti in 20 partite) e Daniele Lavia (anch’egli a Ravenna, 61 punti in 20 incontri) dando per scontato che l’ex capitano Cristian Savani e Simone Parodi siano ormai fuori dal giro azzurro. Ci sono altre due opzioni: Jiri Kovar, rientrato dalla squalifica per doping e desideroso di farsi spazio a Civitanova ma che in passato aveva già rinunciato alla Nazionale, e Oleg Antonov, presente a Rio 2016 e recentemente passato al Galatasaray in Turchia dopo un inizio di stagione insoddisfacente all’Ural Ufa in Russia. L’Italia è con l’acqua alla gola, servirà la prova d’orgoglio per fare saltare il banco e per volare a Tokyo. A meno che non si rispolveri Ivan Zaytsev in posto 4 ma l’ipotesi è improbabile o che emerga qualche giovane in pochi mesi, scenario lontano dal reale.
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Foto: Valerio Origo