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Rugby Championship, 5^ giornata: All Blacks nella terra dei Pumas, Springboks all’inseguimento

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Riparte per il rush finale il Rugby Championship, riparte la sfida tra All Blacks e Sudafrica per il titolo, ma questa volta a distanza. I Campioni del Mondo sono attesi al varco dall’Argentina, mentre sull’altro versante dell’Atlantico consueta ed affascinante sfida tra Australia e Boks, all’inseguimento dei neozelandesi al comando della classifica con 18 punti, quattro in più dei sudafricani.

Argentina – All Blacks

Il Waikato Stadium, ad inizio settembre, tremò all’arrivo dei Pumas. I tuttineri la spuntarono ‘solamente’ 28-13, merito di un’Argentina aggressiva ed indomita come ci ha abituato ormai da tempo e, probabilmente, come dimostrerà nuovamente nel clima infuocato dell’Estadio Ciudad de La Plata. La grande occasione per strappare la prima vittoria nel torneo si presenterà tra una settimana, quando toccherà all’Australia sbarcare in Sudamerica, ma i biancocelesti non partiranno certo già battuti. Dal canto loro, gli All Blacks potrebbero già chiudere domani il discorso Championship: una vittoria neozelandese ed un contemporaneo stop sudafricano regalerebbe agli uomini di Steve Hansen il trionfo con una giornata d’anticipo, rendendo inutile lo scontro diretto del prossimo weekend in Sudafrica.
Phelan rivoluziona ancora una volta il XV iniziale, cambiando ben sei uomini: partiranno dal 1′ Eusebio Guiñazú, il rientrante Patricio Albacete, Martin Landajo, Lucas Amorosino e la coppia di centri, formata da Santiago Fernandez e Marcelo Bosch. Si accomoda in panchina Felipe Contepomi.
L’infortunio di Dan Carter non rappresenta certo un problema per coach Hansen, alla luce del ritorno di Aaron Cruden subito buttato nella mischia; nel pack, invece, Andrew Hore riprende il suo posto al tallonaggio.
Calcio d’inizio ore 00:40, nella notte tra sabato e domenica. Diretta su Sky Sport 2.

Argentina: 15 Juan Martín Hernández; 14 Lucas González Amorosino, 13 Marcelo Bosch, 12 Santiago Fernández, 11 Juan Imhoff; 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo; 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Pablo Matera, 6 Juan Martín Fernández Lobbe (cap); 5 Patricio Albacete, 4 Julio Farías Cabello; 3 Juan Figallo, 2 Eusebio Guiñazú, 1 Marcos Ayerza.
Riserve: 16 Agustín Creevy, 17 Nahuel Lobo, 18 Juan Pablo Orlandi, 19 Mariano Galarza, 20 Benjamín Macome, 21 Tomás Cubelli, 22 Felipe Contepomi, 23 Horacio Agulla

Nuova Zelanda: 15 Israel Dagg; 14 Ben Smith, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea; 10 Aaron Cruden, 9 Aaron Smith; 8 Kieran Read (Capt), 7 Sam Cane, 6 Liam Messam; 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick; 3 Owen Franks, 2 Andrew Hore, 1 Tony Woodcock
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Jeremy Thrush, 20 Steven Luatua, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Beauden Barrett, 23 Charles Piutau

Sudafrica – Australia 

Per gli Springboks l’imperativo è soltanto uno: vincere. Possibilmente con il bonus, così da mettere ulteriore pressione agli All Blacks. Dalla sconfitta in Nuova Zelanda la squadra di Meyer ne è uscita ridimensionata ma non troppo, in quanto si trattava del primo vero test per la Nazionale con maggiori prospettive al mondo; considerarla esclusa dalla corsa al titolo rappresenterebbe un grave errore, anche alla luce dell’avversario da affrontare. I Wallabies sono tutt’altro che degli ostacoli insormontabili, basti pensare alla netta vittoria sudafricana dell’andata a Perth, un 12-38 che non ha ammesso repliche. Gli estremi per rivedere un match simile al Newlands di Città del Capo ci sono tutti, nonostante gli Aussie si siano sbloccati contro i Pumas; l’impressione, però, è che la strada da percorrere per McKenzie i suoi canguri sia ancora molto lunga.
Due le modifiche apportate da Heyneke Meyer alla formazione titolare, con Fourie Du Preez non senza sorprese titolare come mediano di mischia e Adriaan Strauss al posto di Du Plessis da tallonatore.
Qualche cambio anche tra le fila australiane, con il debutto dal 1′ di Tevita Kuridrani al centro ed Ashley-Cooper slittato all’ala. Forzato, invece, l’avvicendamento tra un James O’Connor escluso per motivi disciplinari (ubriaco su un aereo da cui è stato fatto uscire) e Joe Tomane. Importante, tra degli avanti poco brillanti sinora, il rientro di capitan James Horwill in seconda linea. Ancora in panchina Will Genia.
Kick-off alle ore 17:00 di sabato 28, diretta su Sky Sport 3.

Sudafrica: 15 Zane Kirchner, 14 Willie le Roux, 13 JJ Engelbrecht, 12 Jean de Villiers (captain), 11 Bryan Habana, 10 Morné Steyn, 9 Fourie Du Preez, 8 Duane Vermeulen, 7 Willem Alberts, 6 Francois Louw, 5 Flip van der Merwe, 4 Eben Etzebeth, 3 Jannie du Plessis, 2 Adriaan Strauss , 1 Tendai Mtawarira.
Riserve: 16 Bismarck du Plessis, 17 Gurthrö Steenkamp, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Juandré Kruger, 20 Siya Kolisi, 21 Ruaan Pienaar, 22 Pat Lambie, 23 Jan Serfontein

Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Christian Lealiifano, 11 Joe Tomane, 10 Quade Cooper, 9 Nic White, 8 Ben Mowen, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 James Horwill (captain), 4 Rob Simmons, 3 Ben Alexander, 2 Stephen Moore, 1 James Slipper.
Riserve: 16 Saia Faingaa, 17 Benn Robinson, 18 Sekope Kepu, 19 Sitaleki Timani, 20 Ben McCalman, 21 Will Genia, 22 Matt Toomua, 23 Chris Feauai-Sautia

Foto: ole.com.ar

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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