Formula 1
F1, come sarà la nuova Ferrari? Possibili sviluppi aerodinamici e power-unit potenziata. Si rinnova la sfida alla Mercedes
Ormai ci siamo! La nuova Ferrari che prenderà parte al Mondiale di Formula Uno 2019 sarà presentata ufficialmente venerdì alle ore 10.45 e, sostanzialmente, la stagione prenderà il via vero e proprio. Inizierà, quindi, la lunga rincorsa della scuderia di Maranello verso quel titolo iridato che manca ormai da 12 anni, ovvero dal trionfo di Kimi Raikkonen nel 2007.
Tra poche ore, quindi, inizieremo a conoscere la nuova monoposto che sarà affidata a Sebastian Vettel e Charles Leclerc. La curiosità è enorme, come sempre, ma in questa occasione lo è in maniera anche maggiore. Per quale motivo? Semplice, da Maranello è trapelato ben poco a riguardo della nuova vettura. Non si sa nemmeno il nome (potrebbe essere SF72H?) ma qualche “spiffero” è comunque trapelato. Andiamo ad analizzarli.
A quanto pare la nuova Ferrari avrà diverse novità (come tutte vedrà allargarsi e semplificarsi l’ala anteriore) a livello delle fiancate (con prese d’aria suddivise). Il loro posizionamento dovrebbe essere arretrato di qualche centimetro (mentre il passo rimarrà immutato) con il retrotreno, vero ago della bilancia per il salto di qualità, che sarà ulteriormente assottigliato. I maggiori problemi nel 2018 per la Rossa sono stati racchiusi proprio in questo settore, per cui anche il telaio (anche il cockpit dovrebbe essere aperto) sarà reso più armonioso per migliorare l’impianto di raffreddamento. A Maranello si sono concentrati in maniera importante su questo aspetto, dato che anche il raffreddamento della Power Unit sarà un obiettivo primario. Per renderlo possibile è stato concepito un sistema di convogliamento dell’aria verso il motore per evitare il surriscaldamento.
L’ultimo tassello, non certo in ordine di importanza, è rappresentato proprio dalla Power Unit. I tecnici Ferrari hanno ulteriormente potenziato un motore che, già l’anno scorso, si è dimostrato quasi al livello del Mercedes. Diciamo quasi perchè, in alcune occasioni, il propulsore anglo-tedesco si è dimostrato ancora superiore. Riuscire a colmare il gap in tutti e 21 i Gran Premi sarà decisivo. E, allo stesso tempo, conferma una affidabilità che nel 2018 si è dimostrata di prim’ordine.
Tutte queste novità (non parliamo di rivoluzioni, dato che il regolamento tecnico non vedrà grandi cambiamenti) saranno sufficienti per sconfiggere il binomio Lewis Hamilton – Mercedes? Solo il tempo ci permetterà di avere una risposta, ma mai come quest’anno la Rossa è consapevole di giocarsi molto, se non tutto.
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alessandro.passanti@oasport.it
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