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Biathlon, Coppa del Mondo Soldier Hollow 2019: Johannes Boe punta all’ennesimo sigillo nella sprint, Hofer e Windisch sognano il podio

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E dopo le donne è il momento degli uomini. La Coppa del Mondo di biathlon prosegue a ritmo spedito nella tappa statunitense a Soldier Hollow, laddove nel 2002 queste nevi avevano una valenza a Cinque Cerchi. Una tappa che mancava da 17 anni e che in campo maschile aveva visto un unico grande dominatore: il norvegese Ole Einar Bjørndalen che seppe andare a segno in 6 occasioni, tre delle quali furono i tre ori olimpici individuali di 17 stagioni fa.

Ebbene, sembra proprio che vi sia stato un passaggio di consegne da questo punto di vista. Dopo il ritiro dello strepitoso atleta scandinavo, è un altro dalle medesime origini nordiche che ha tutto per segnare un’era in questa disciplina. Ci si riferisce a Johannes Boe. Il 25enne nativo di Stryn, nel tormentato round di Canmore (Canada), è riuscito ad allungare la sua striscia vincente. Il dominio nella short individual è stato quasi imbarazzante: 2′ di distacco rifilati a tutti gli avversari e il computo dei successi stagionali che è salito a quota 12, a 2 dal record assoluto del francese Martin Fourcade, capace di vincere 14 gare due anni fa in una sola annata. Fourcade che, come è noto, ha deciso di non prendere parte alla tournée nordamericana, scegliendo di prepararsi per i Mondiali a Östersund, previsti dal 7 al 17 marzo. Una scelta che potrebbe portare anche alla chiusura dei giochi da parte di Boe con 7 gare d’anticipo. Considerando gli scarti, affinché ciò possa verificarsi lo scandinavo dovrebbe avere dopo la prova dell’inseguimento di sabato 393 punti di vantaggio sul russo Alexander Loginov (al momento sono 300).

Una tappa che non vedrà al via, oltre al citato Fourcade, anche l’altro esponente della famiglia Boe, Tarjei, e il tedesco, campione olimpico della sprint, Arnd Peiffer, tornato nel Vecchio Continente per via di un malanno di stagione. E’ chiaro che le condizioni di un’egemonia del buon Johannes ci sono tutte visto che la compagine francese è apparsa un po’ in calo di condizione, al contrario di quella norvegese, come il successo nella staffetta e il secondo posto nell’individuale di Vetle Sjåstad Christiansen certificano. Quindi dopo la vittoria di Marte Olsbu Røiseland, potremmo vedere ancora una volta il Paese nordico festante.

In casa Italia fari puntanti come al solito su Lukas Hofer e su Dominik Windisch. Il 29enne nativo di Brunico vorrà riscattarsi dopo la prestazione un po’ sottotono dell’ultima gara disputata in Canada, dove 2 errori al primo poligono e un problema tecnico nel secondo hanno condizionato il proprio riscontro finale. Segnali di ripresa per quanto concerne il bronzo olimpico nella sprint. Sulle nevi canadesi si è rivisto Windisch in versione diesel ma anche più regolare al poligono, in lizza per le posizioni nobili. Va da sé che nel format valso a PyeongChang il bronzo a Cinque Cerchi si può sperare ma molto dipenderà dalla precisione nelle serie di tiro.

 

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Foto: Federico Angiolini

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