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Sci alpino, Mondiali 2019: Mikaela Shiffrin nella leggenda, quarto oro di fila nello slalom! Vince davanti a Swenn-Larsson e Vlhova

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Signore e signori, giù il cappello davanti a Mikaela Shiffrin. La fuoriclasse statunitense ha scritto, per l’ennesima volta, una pagina indelebile della storia dello sci. La nativa di Vail centra il quarto titolo mondiale consecutivo nello slalom ai Mondiali di Are 2019 (e il secondo oro in questa manifestazione dopo il trionfo nel supergigante di apertura), grazie ad una seconda manche ai confini, forse oltre, della realtà. Assieme a lei sul podio salgono la padrona di casa Anna Swenn-Larsson e la slovacca Petra Vlhova, alla terza medaglia di questa rassegna iridata. Non pervenute le italiane.

Dopo una prima manche nella quale non era riuscita a dare il proprio meglio, nella seconda Mikaela Shiffrin ha voluto mettere le cose in chiaro, danzando sulla neve e pennellando paletto dopo paletto, dando sempre l’impressione di essere veloce ed in controllo. Una vera sinfonia, uno spettacolo che non ha avuto eguali. La classe 1995 chiude con il tempo complessivo di 1:57.05 (57.23 nella prima manche e 59.82 nella seconda) e rifila ben 58 centesimi ad Anna Swenn-Larsson, in grado di completare una gara solida e senza il minimo errore, mentre a 1.03 troviamo Petra Vlhova che, dopo il quinto posto della prima prova, risale fino al podio, approfittando dell’incredibile uscita di Wendy Holdener. La svizzera, al comando a metà gara, non regge la pressione ed esce di scena dopo pochi secondi nella seconda manche, gettando alle ortiche la chance di agguantare il terzo oro in questi Mondiali svedesi.

Si ferma in quarta posizione, a 1.43, l’austriaca Katharina Liensberger, mentre è quinta la seconda svedese, Frida Hansdotter a 2.39 per una giornata trionfale per le atlete di casa. In sesta posizione la canadese Laurence St-Germain a 2.60, quindi fino alla nona posizione un filotto tutto austriaco. Settima Katharina Huber a 2.80, ottava Katharina Truppe a 2.93, quindi nona Bernadette Schild a 3.41. Completa le prime dieci posizioni la canadese Erin Mielzynski a 3.54.

E le italiane? Giornata assolutamente incolore per le nostre rappresentati, com’era purtroppo preventivabile. Al traguardo arriva solamente un’opaca Chiara Costazza, che completa due manche sempre con il freno a mano tirato in 20esima posizione a 5.68, mentre Irene Curtoni esce di scena già nella prima discesa quando era comunque in pesante ritardo dalle migliori. Discorso a parte per Lara Della Mea che finisce nella neve a poche porte dall’arrivo quando aveva circa mezzo secondo di vantaggio sulle avversarie. La tarvisiana, dopo una prima discesa che non l’aveva certo soddisfatta, cerca di rifarsi nella seconda, rischiando e forzando. Per sua sfortuna una caduta in concomitanza del muro conclusivo le toglie l’opportunità di rimontare e puntare alle prime 15 posizioni, un obiettivo che appariva alla sua portata. Per la classe 1999, tuttavia, questi Mondiali sono stati l’occasione giusta per mettersi in mostra e, non ultimo, le hanno consegnato il bronzo, da protagonista, nel team event.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: LaPresse

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