Calcio

Euro 2012: 120′ di noia, poi la Spagna vola in finale ai rigori

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È toccato ancora a Cesc Fabregas tirare il rigore decisivo, come ai quarti di finale nel 2008 contro l’Italia. E il centrocampista del Barcellona non ha fallito nemmeno stasera, portando la Spagna in finale dopo una partita noiosissima contro il Portogallo, decisa solo dagli undici metri dopo pochissime occasioni nei 120 minuti di gioco.

Roja senza Torres e lo stesso ex Arsenal, Del Bosque stupisce nuovamente tutti e dà fiducia a Negredo, mentre Paulo Bento è costretto ad affidarsi ad Hugo Almeida al posto dell’infortunato Helder Postiga. Tutti si aspettano i lampi di Xavi, Iniesta e Cristiano Ronaldo, ma nella prima frazione la partita stenta a decollare. Al possesso palla delle Furie Rosse, infatti, i lusitani rispondono con una difesa attentissima a non lasciare varchi liberi e tentano di ripartire in contropiede, ma le emozioni latitano. La solfa non cambia nella ripresa, nonostante le sostituzioni apportate dal ct spagnolo: escono infatti Negredo, Silva e Xavi, ma anche i neo entrati Fabregas, Jesus Navas e Pedro non impensieriscono Rui Patricio. Anzi, l’unica palla gol capita proprio sui piedi di un volenteroso, ma troppo isolato, Cristiano Ronaldo, che però fallisce miseramente di mancino a tempo pressoché scaduto.

Si va perciò ai supplementari, con Iniesta e compagni che, pur avendo avuto due giorni di riposo in meno, corrono ancora su ogni pallone, mentre il Portogallo sembra attendere la lotteria dei tiri dal dischetto. La sorte, però, punisce ancora una volta Cristiano Ronaldo, costretto ad assistere inerme alla traversa di Bruno Alves (dopo i due errori di Xabi Alonso e Joao Moutinho) ed al successivo gol vittoria di Fabregas. La Roja è per la terza volta consecutiva in finale in una grande competizione internazionale e punta ad uno spettacolare tris per coronare un ciclo maestoso di successi. I lusitani, invece, continueranno a portare l’etichetta di ‘squadra perdente’, sempre nelle posizioni che contano ma mai in festa. Adesso, dunque, agli spagnoli non resta che gustarsi Italia-Germania di domani (sperando sia più emozionante del match odierno) e attendere il nome della propria rivale domenica prossima all’Olimpico di Kyev.

 

Twitter: @FCaligaris

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