Calcio

Euro 2012, la presentazione dei quarti di finale

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Archiviata la fase a gironi, adesso è giunto il momento delle sfide più importanti, quelle in cui ‘è vietato sbagliare. Le otto squadre rimaste, infatti, per vincere dovranno superare uno per uno i tre grandi ostacoli rappresentati da quarti, semifinale e finalissima, in programma domenica 1 luglio allo stadio olimpico di Kyev. Olimpiazzurra vi presenta gli incontri che partiranno domani e si concluderanno domenica, ovvero quelli dei quarti di finale.

Repubblica Ceca-Portogallo: incontro apparentemente senza storia, con i portoghesi nettamente favoriti, ma guai a sottovalutare i cechi, autori di un girone strano, cominciato con una sonora sconfitta e proseguito con due successi che, anche grazie ad una bella dose di fortuna, hanno portato al primo posto in classifica. Rosicky è ispirato e vuole lasciare il segno, coadiuvato da un insieme di giocatori che corrono, si difendono egregiamente e sanno anche attaccare pericolosamente. Dall’altra parte, però, l’avversario è ostico: il Portogallo di Cristiano Ronaldo, apparso sottotono contro Germania e Danimarca, ma in versione super contro l’Olanda. Adesso il talento del Real saprà riconfermarsi? In caso di sì, infatti, i cechi avrebbero veramente pochissime speranze, mentre nell’ipotesi contraria le sorti in campo potrebbero mutare, aprendo le porte a qualche sorpresa clamorosa.
Percentuale di qualificazione: Rep. Ceca 35% – Portogallo 65%

Spagna-Francia: sulla carta è la partita più equilibrata di tutte, fra due compagini votate all’attacco, ma con due difese non proprio impenetrabili. Perciò, è logico aspettarsi tanto spettacolo e, perché no, anche molti gol. La Roja, soprattutto in virtù dei recenti successi internazionali, è comunque leggermente favorita, ma c’è un precedente che sorride ai galletti: Mondiale 2006, ottavi di finale. Gli iberici che, viste le difficoltà di Zidane e compagni, avrebbero dovuto vincere facilmente, furono sconfitti per 3-1 dai Bleus trascinati da un Ribery in stato di grazia. Fu l’inizio della cavalcata verso Berlino, interrotta solo dagli azzurri di Marcello Lippi. Dunque, attenzione ad un risveglio di Karim Benzema, finora piuttosto abulico, per una sfida a suon di gol con Torres, apparto motivatissimo fra le fila dei ragazzi di Del Bosque. Infine, sarà anche Silva contro Nasri, per un duello che non sfuggirà di certo agli occhi di Roberto Mancini.
Percentuale di qualificazione: Spagna 55% – 45%

Germania-Grecia: Golia contro Davide. La sensazione, però, è che stavolta vincerà Golia, perché i miracoli nel calcio raramente avvengono più di una volta. Tutta Europa, comunque, tiferà per i “poveri” ellenici, simbolo di una nazione in profonda crisi con il solo calcio a portare una ventata d’allegria, ma l’ostacolo è dei più impervi. Karagounis e compagni, dopo aver superato una prima fase che li considerava già virtualmente eliminati, tentano il colpaccio come nel 2004, quando nei quarti superarono la Francia, ma la Germania è veramente un osso duro. Da molti definita come la nazione favorita, è l’unica che si presenta al secondo turno con nove punti in tre incontri, ma soprattutto con dimostrazioni di superiorità davvero importanti. Con il giusto mix fra giovani ed esperti e fra classe e grinta, infatti, Low ha plasmato una corazzata che sembra inarrestabile, esaltata dalle reti del cecchino Mario Gomez e pronta a fare affidamento ad una panchina di lusso, forse più forte anche di qualche squadra presente fra le iniziali sedici. Tedeschi super-favoriti dunque, ma guai a dare la Grecia spacciata in partenza: il calcio difensivo, in questa stagione, ha dimostrato di poter condurre alla vittoria e per Ozil e soci sarà veramente dura scardinare la terza linea dei bianco-blù.
Percentuale di qualificazione: Germania 70% – Grecia 30%

Inghilterra-Italia: il match più equilibrato in assoluto, fra due selezioni che hanno superato il girone mostrando un calcio non entusiasmante e a tratti persino faticato contro nazionali di livello inferiore. Il primo ostacolo, però, è stato superato, e adesso, in teoria, ‘mancano solo’ tre vittorie per arrivare al trionfo, che all’Italia manca dal lontano 1968 (44 anni, come quelli di attesa per il Manchester City, altra compagine dalla maglia azzurra), mentre in Inghilterra non ha mai messo piede. L’incontro sarà molto poco spettacolare e vivrà, presumibilmente, di casuali folate offensive ed invenzioni degli uomini con maggiori qualità (Gerrard e Rooney da una parte e Cassano e Pirlo dall’altra). Per il resto, è in vista tantissimo lavoro per i centrocampisti, che saranno le chiavi della partita: chi infatti prevarrà in mezzo al campo, avrà più occasioni per passare in vantaggio e, magari, difenderlo fino al triplice fischio. Piccolo appunto finale: gli inglesi giocano tutti (o quasi) in Premier League, dunque conoscono benissimo il carattere di Mario Balotelli: varrà la pena tentarlo dall’inizio e correre il rischio di ritrovarselo espulso dopo neanche mezz’ora di gioco? Prandelli, pensaci bene.
Percentuali di qualificazione: Inghilterra 50% – Italia 50%

 

Twitter: @FCaligaris

 

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