Scherma

Arianna Errigo in esclusiva: “Olimpiade fantastica, l’affetto dei tifosi è speciale”

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È una delle fiorettiste del Dream Team, che ci ha fatto sognare con la leggendaria Tripletta nella gara individuale e l’emozionante successo nella prova a squadre. Partita da Monza con ottimi prospetti, è tornata da Londra con al collo una medaglia d’argento e una d’oro. Arianna Errigo, ancora in pieno clima di festa dopo l’estasi olimpica, si racconta in esclusiva ad Olimpiazzurra.

 

Ciao Arianna, innanzitutto complimenti per la tua avventura olimpica. Partiamo dall’inizio: 27 luglio, cerimonia d’apertura. Quali sono state le tue sensazioni?

“Purtroppo non ho potuto partecipare alla cerimonia d’apertura, l’ho vista in tv perché solo Valentina ne aveva la possibilità, a patto di andare in stanza appena finito il giro di campo: il giorno dopo avevo la gara”.

 

Il giorno dopo, poi, c’è stata la gara individuale: un percorso netto, interrotto solo in finale per poche stoccate contro la tua connazionale Elisa Di Francisca. In quei momenti, era maggiore la felicità per una medaglia olimpica o il rammarico per aver perso l’oro dopo essere stata a lungo in vantaggio?

“Hai detto bene: un percorso netto. Ero molto soddisfatta di come avevo affrontato gli incontri, stavo bene. Poi però in finale è successo quello che tutti sapete e cosi l’oro è svanito. Il rammarico è stato veramente tanto, è stata dura accettare la sconfitta. Volevo l’oro! Ma non dimentichiamoci che era sempre la mia prima Olimpiade e che non posso proprio lamentarmi di come è andata”.

 

Passiamo invece a giovedì 2 agosto, giorno della prova a squadre. Tre vittorie facili e successo. È stato così semplice come abbiamo visto noi dal televisore? Cosa hai provato dopo quello che è stato il primo oro olimpico della tua carriera?

“In nessuna gara è mai semplice, figuriamoci alle Olimpiadi. Abbiamo mantenuto salda l’unione e lo spirito di squadre che ci ha sempre contraddistinto, il resto l’hanno fatto le nostre caratteristiche tecniche e la voglia di vincere. Spero che questo oro possa riconfermarsi tra qualche anno…”.

 

In pedana spesso dai spettacolo, festeggiando con grande folklore ogni stoccata che va a buon fine. È un modo per caricarti o cos’altro?

“Più che un festeggiamento è un modo per sfogare la tensione e la soddisfazione dell’incontro e delle stoccate. È una caratteristica che hanno quasi tutti gli schermidori e ci sono allenatori che invogliano a farlo. Riguardo allo spettacolo, ho sempre puntato a fare una scherma estrosa e divertente che ovviamente mi coinvolge anche nell’esultare”.

 

Com’è il tuo rapporto con le compagne di squadra, spesso rivali nelle grandi manifestazioni internazionali?

“Una delle cose belle di questo sport è che si riesce ad abbinare una fame agonistica di vittoria nella gara individuale ad un fortissimo senso di appartenenza e spirito di squadra. Quando siamo una contro l’altra l’unica cosa che ci interessa è vincere, mentre quando gareggiamo insieme è vincere insieme”.

 

Qual è il ricordo dei Giochi Olimpici 2012 che porterai per sempre impresso nella tua mente?

“Il ricordo olimpico più bello è stato salire in pedana per il mio primo incontro e sentire 8.000 persone presenti, tifare e urlare ad ogni stoccata con bandiere, trombe e cartelloni: pazzesco, una cosa mai provata da quando faccio scherma! Poi il fatto di vivere dei giorni a stretto contatto con tutti i campioni del mondo di ogni sport è sicuramente un’occasione unica! Mentre a fine Olimpiade è stupendo sentirsi dire dalle persone: grazie!”.

 

E adesso? Obiettivi per il futuro?

“Ora voglio solo pensare a riposarmi, godermi le vacanze e la mia famiglia. Ci sarà il tempo per tornare agli allenamenti e ai progetti futuri”.

 

Si ringrazia per la collaborazione il blog ufficiale di Arianna Errigo: http://ariannaerrigo.fameblogs.net/

Twitter: @FCaligaris

Foto da: ansa.it

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