Calcio
Serie A: c’era una volta il Derby della Madonnina…
La settima giornata di Serie A si è conclusa e, come al solito, Olimpiazzurra propone un’analisi dei temi più caldi del campionato di calcio in corso.
Partiamo dal derby di ieri sera fra Milan e Inter, vinto dai nerazzurri per 1-0 grazie ad una rete di Samuel dopo appena 3′ di gioco. La sensazione, anzi, la convinzione che lascia l’incontro è triste: il calcio nostrano è sempre più povero e, mentre Barcellona e Real Madrid e Marsiglia e Psg danno vita a dei match entusiasmanti (entrambi terminati 2-2), i 72 mila di San Siro devono assistere ad uno spettacolo nervoso come non mai e nel quale a far da padrone non è lo show, ma uno sterile possesso palla dei rossoneri per tutti i novanta minuti. Alla fine, poi, dopo un assalto in stile Fort Apache di El Shaarawy e compagni contro un’Inter serrata come in trincea, esultano gli ospiti, ma il bersaglio principale delle critiche è l’arbitro Valeri, decisamente inadeguato all’appuntamento. Il Diavolo paga infatti due gravi errori con un gol annullato e un rigore non assegnato, ma questo non può essere un alibi per Massimiliano Allegri, che si trova a sette punti dopo altrettante giornate ed è chiamato al più presto ad invertire drasticamente la rotta. Certo è, però, che la rosa è una delle meno competitive dell’epoca Berlusconi e di sicuro questo fattore ha pesantemente inciso sugli sbadigli e gli errori di ieri sera. Andrea Stramaccioni, d’altro canto, ha mantenuto il vantaggio con una linea maginot d’altri tempi, ma anche i nerazzurri si sono rivelati una compagini mediocre e senza troppe idee di gioco.
Chi invece non sembra subire il ridimensionamento del calcio azzurro è la Juventus, che passa anche sul difficile campo del Siena per 1-2 e mantiene la vetta della classifica con 19 punti in coabitazione con il solido Napoli di Walter Mazzarri, che supera con il medesimo punteggio l’Udinese grazie alle reti di Hamsik e Pandev, sempre più lanciati a regalare un sogno al popolo partenopeo. La Vecchia Signora sembra comunque avere una marcia in più, specialmente dal punto di vista dell’esperienza, ma questa Serie A somiglia ogni turno di più ad un vero e proprio terno al lotto: il big match fra due settimane allo Juventus Stadium fugherà molti dubbi.
L’Inter, dicevamo, pur non brillando contro i rivali cittadini torna al terzo posto, insieme ad una Lazio nuovamente spinta dalle magie di Hernanes e Klose, due che il Milan ha a lungo inseguito negli anni e che invece adesso stanno facendo la fortuna di Lotito a Roma. Stavolta è il Pescara a cedere con un netto 3-0, e i biancocelesti rimangono davanti in classifica ai cugini giallorossi, che tornano al successo sull’Atalanta per 2-0 senza subire reti dopo la débacle della scorsa giornata a Torino. La Fiorentina, invece, si conferma mina vagante della situazione conquistando il decimo punto su undici fra le mura amiche (Bologna ko di misura), mentre centrano la prima gioia da tecnici della massima divisione Eugenio Corini sulla panchina del Chievo (2-1 sulla Sampdoria) e Diego Lopez con il Cagliari, che espugna l’Olimpico di Torino in virtù di un rigore di Nenè.
Adesso la Serie A si ferma una settimana per lasciare spazio alla Nazionale di Cesare Prandelli: tempo di primi bilanci, ma soprattutto di allenamento per molti club che finora si sono rivelati l’ombra di se stessi. O è questo il proprio vero valore? A maggio l’ardua sentenza.
francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
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