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Serie A: il campionato è veramente riaperto?

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Ad inizio gennaio, quindi meno di un mese fa, scrissi e dimostrai come la Juventus – prima con otto punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice – avesse già metà Tricolore cucito sul petto anche per la prossima stagione. Adesso, dopo poche settimane, i punti si sono ridotti a tre sul Napoli, al quale è stata tolta la penalizzazione di due lunghezze causa calcioscommesse: la Serie A è veramente riaperta?

No, penso ancora che vincerà la Juventus, ma questo calo rischia di diventare preoccupante. Sarà il pesante lavoro invernale, sarà una forma che raggiungerà il top in concomitanza della fase calda della Champions League, saranno i tanti infortuni o gli errori arbitrali contro Sampdoria e Genoa, ma tutto ciò non può costituire un alibi. Senza Pirlo e Chiellini, l’undici di Antonio Conte sembra smarrito: subisce più reti e concretizza meno, ma basterà l’arrivo dell’esperto Nikolas Anelka dalla Cina per risolvere questi problemi?

Intanto, a Napoli se le ridono. Espugnata Parma, unica roccaforte ancora vergine della Serie A, Cavani e compagni sognano in grande e, come gli stessi bianconeri della passata stagione, volano sulle ali dell’entusiasmo. Tradotto, vincere aiuta a vincere e vedere la Juventus così vicina, con la consapevolezza di potersi giocare lo scontro diretto nella bolgia del San Paolo, ha donato nuova linfa alla formazione di Walter Mazzarri. Cadono, invece, Lazio e Fiorentina: se per i biancocelesti si tratta di un ko che interrompe una striscia di dodici risultati utili consecutivi, i viola non hanno ancora gioito nel nuovo anno e sono stati superati in classifica da Inter e Milan. L’incantesimo perfetto di Montella si è inceppato? Che fine ha fatto il vero Jovetic di inizio stagione? E continuare a dare fiducia a Neto invece di Viviano è ancora una mossa coerente considerato l’ennesimo errore a Catania?

Sorride, dicevamo, il Milan, che in attesa del colpo di mercato (Balotelli?) espugna Bergamo grazie al solito El Shaarawy e si porta al quinto posto in graduatoria, a ridosso dei cugini nerazzurri (bloccati sul 2-2 da un ottimo Torino, sempre più vicino al modello del Bari di Ventura stagione 2009-2010) e davanti alla Roma. Zdenek Zeman ora trema: il ds Walter Sabatini, oggi, ha dichiarato esplicitamente di cercare un nuovo tecnico per l’anno venturo, segnale inequivocabile che il boemo ha fallito anche questa occasione, per il dispiacere degli amanti del suo spettacolare gioco. Troppe le reti incassate, troppi i punti di distacco dal terzo posto e troppi i problemi interni, caso De Rossi in primis: come proseguirà la stagione giallorossa?

Entra nel vivo anche la lotta per non retrocedere: il Pescara, umiliato a Marassi da un Icardi in formato Messi, adesso rischia e l’arrivo di Ballardini sembra aver rinfrancato il Genoa che gode di maggiori risorse rispetto agli abruzzesi. Lotta anche il Palermo, ma la fortuna sembra aver girato le spalle ai rosanero, raggiunti dal Cagliari nel finale. Infine, sembra sempre più spacciato il Siena, che ha ceduto Calaiò e D’Agostino e, di conseguenza, pare ormai rassegnatosi alla serie cadetta. Ma, e lo stesso discorso vale per le prime posizioni, mai dire mai. La Juventus rallenta, ma sa accelerare e quando lo fa punge velenosamente le rivali: riuscirà il Napoli a maturare definitivamente ed ostacolare la Vecchia Signora?

 

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Getty Images

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