Seguici su

Calcio

Serie A: ancora aperti i giochi per Champions ed E. League

Pubblicato

il

Con una giornata dal termine del campionato di Serie A, sono solo due i verdetti ancora da decidere nel campionato 2012-2013, stravinto dalla Juventus e che vede Pescara, Siena e Palermo retrocedere in cadetteria.

Allo Juventus Stadium è grande festa per i campioni d’Italia, nonostante l’1-1 maturato contro il Cagliari: Gigi Buffon alza al cielo il 29esimo Scudetto della storia della Vecchia Signora. Vestito di festa pure il San Paolo, che accoglie il Napoli secondo e qualificato alla fase a gironi della Champions League. Il Siena, matematicamente retrocesso ancor prima di scendere in campo in virtù dello 0-0 tra Genoa ed Inter, rischia però di rovinare l’euforia di Fuorigrotta, salvata solamente da una rete di Hamsik in pieno recupero.

Niente festeggiamenti, invece, a San Siro e a Udine. Il Milan, infatti, non va oltre un nervoso pareggio (espulsi Muntari e Totti) a reti bianche contro la Roma e ora dovrà vincere sul campo del Siena per conquistare il terzo posto ai danni della Fiorentina (1-0 contro il Palermo e a due lunghezze dai rossoneri). D’altro canto, i friulani superano sì l’Atalanta in rimonta grazie al solito Antonio Di Natale, ma perdono lo stesso attaccante per infortunio e in virtù del 2-0 della Lazio sulla Sampdoria dovranno imporsi in casa dell’Inter domenica prossima per chiudere quinti davanti ai biancocelesti, di scena a Trieste contro il Cagliari. Da segnalare, nel posticipo del Meazza, la momentanea sospensione del match da parte dell’arbitro Rocchi a causa dei continui, villani e disumani insulti razzisti provenienti dai tifosi giallorossi nei confronti di Balotelli: siamo nel 2013 o siamo rimasti al periodo della mussoliniana discriminazione razziale?

Giochi chiusi, infine, per quanto concerne la lotta salvezza. Esultano Torino e Genoa, che seppur non brillando infilano due pareggi di fila e sfruttano al meglio i due ko consecutivi del Palermo contro Udinese e Fiorentina. Maurizio Zamparini e la società rosanero, dunque, salutano la massima serie, portandosi dietro un’infinità di errori nella gestione degli allenatori. Applausi invece per il Siena, capace di lottare fino all’ultimo nonostante i sei punti di penalizzazione ed un mercato di gennaio già rassegnato alla retrocessione. In casa Pescara, invece, pesa l’ingente indebolimento della rosa dopo i fasti della gestione Zeman della passata stagione e, soprattutto, la mancanza di esperienza e solidità difensiva.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità