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Champions League: Milan-Barcellona 1-1, le pagelle dei rossoneri

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Il Milan lotta con l’orgoglio contro il Barcellona e strappa un ottimo punto: termina 1-1, a Robinho risponde il solito Messi. Di seguito le pagelle dei rossoneri:

 

Amelia, 6.5: miracolo provvidenziale su Iniesta, bene anche nei disimpegni con i piedi.

Abate, 6: copre con intelligenza, non sbaglia quasi nulla ma mette poco la testa nella metà campo rivale.

Zapata, 6: commette il grave errore che dà il via al contropiede del pareggio firmato da Messi, ma è bravo a riprendersi poco dopo salvando in extemis proprio sulla Pulce.

Mexes, 6.5: comanda la difesa e sfiora il gol di testa su azione di corner. Muro umano, grande personalità.

Constant, 5.5: in affanno su Messi, se lo perde in più occasioni.

Montolivo, 6.5: da capitano è la fotografia di un Milan lottatore, che per una sera dimentica la qualità e gioca con il cuore.

De Jong, 6.5: lottatore, ruba tutti i palloni possibili e nel finale si abbassa in difesa per allontanare di testa. Non ha le copertine, ma è fondamentale.

Muntari, 6.5: prestazione più che positiva, con la giusta aggressività. Forse anche eccessiva, perché è graziato dall’arbitro che negli ultimi minuti gli risparmia un’espulsione per doppio giallo sacrosanta.

Birsa, 5.5: si dedica maggiormente a compiti di chiusura rispetto a quelli offensivi, peccato perché i rossoneri perdono la qualità dello sloveno. Anonimo. Dall’80’ Poli, s.v.

Robinho, 6: segna il gol del vantaggio, ne sfiora un altro dimenticandosi clamorosamente di calciare il pallone ma molto spesso è isolato in attacco tra i centrali del Barcellona. Dal 64′ Balotelli, 5.5: in un Milan che passa tutta la ripresa in difesa a rintuzzare le offensive blaugrana, Supermario non può nulla. Però sta bene, questo è importante.

Kakà, 7: corre, attacca, difende, illumina. A tratti è il Ricky del 2007, a metà secondo tempo cala e rischia di divenire un peso per la squadra. Ma nel primo tempo strabilia sulla fascia sinistra, regalando un assist d’oro a Robinho e chiudendo su Dani Alves come un terzino puro. Dal 70′ Emanuelson, s.v.

Allegri, 7: solita partita in difesa contro il Barcellona, con il 4-3-3 che in fase di non possesso si abbassa in un 4-5-1 catenacciaro in puro stile italiano. Punta sui contropiedi e per poco non sfiora l’impresa: la squadra, comunque, lo segue ad occhi chiusi.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Marco Luzzani/Getty Images

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