Calcio
Calcio, il 2014 azzurro: l’ultima di Prandelli, Di Biagio per il miracolo
Va in archivio un 2013 discreto per le due nazionali di calcio italiane. La selezione maggiore, terza in Confederations Cup con due ottime prestazioni contro Brasile e Spagna, ha da criticare solo se stessa per i pareggi autunnali che sono costati la seconda fascia nei sorteggi mondiali e, di conseguenza, un girone tutt’altro che semplice contro Uruguay, Inghilterra e Costa Rica. Cesare Prandelli, tuttavia, ha lavorato a lungo sulla rosa da portare in Sudamerica tra sei mesi e tutto fa pensare che, come per gli Europei 2012, gli azzurri arriveranno preparati all’evento internazionale e raggiungeranno risultati importanti.
Per il commissario tecnico di Orzinuovi si tratterà dell’ultima uscita sulla panchina azzurra: si parla poi di Milan o Tottenham, ma poco conta. La sua concentrazione, fino a luglio, sarà riposta sui Mondiali: una sommaria idea tattica c’è (difesa a 4, centrocampo a 3 e Buffon in porta), si attende che siano sciolti i nodi offensivi. Il super Giuseppe Rossi ed il talento di Mario Balotelli sembrano sicuri dei posti, ma il terzo uomo d’attacco chi vedrà coinvolto? Fantasia pura con Lorenzo Insigne, bomber d’area di rigore come Mattia Destro, ala rapida qual è Alessio Cerci o un più prudente (ma non meno pericoloso) trequartista abile ad inserirsi come Alessandro Florenzi? A giugno le idee saranno più chiare, ma ovviamente nulla vieterà al ct di cambiare in corso d’opera per garantire la massima efficacia possibile al proprio gioco.
Per una squadra che si prepara a vivere con velato ottimismo una competizione così importante, in Italia ce n’è però un’altra che naviga in acque più torbide. Il 2013 dell’Under 21 di Devis Mangia sarà ricordato a lungo, con il secondo posto agli Europei in Israele dietro solo alla formidabile Spagna. La guida di Luigi Di Biagio, invece, non sta portando i frutti sperati: nazionale giovane ma soprattutto inesperta, con il veto a Domenico Berardi (unico protagonista in Serie A tra i convocabili e sempre escluso per il codice etico). I ko contro Belgio e Serbia hanno reso inutile l’impresa in terra fiamminga: gli azzurrini corrono e non giocano male, ma spesso cedono di fronte al blasone dei propri avversari già titolari in Champions League. Il 2014 porterà all’Under 21 poche partite ma un chiaro messaggio: i play-off si devono raggiungere a tutti i costi.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
Foto da: lextra.info