Top&Flop Serie A: Cristante, debutto da sogno. De Rossi ingenuo

Torna il campionato di Serie A di calcio, tornano anche i consueti Top&Flop di Olimpiazzurra. Di seguito promossi e bocciati, e in seguito i tre migliori giovani italiani, del 18esimo turno.

TOP

Juventus schiacciasassi: sarebbe bello parlare di lotta scudetto, ma i giochi sono già virtualmente chiusi. Con il 3-0 sulla Roma, infatti, i bianconeri volano a più otto sui giallorossi secondi e navigano a vele spiegate verso il terzo campionato di fila della gestione Antonio Conte. La Juventus più criticata (in autunno) si è trasformata nella Juventus più bella dell’era del tecnico leccese.

Ricardo Kakà: 100 e 101 per il rossonero, alla faccia del ‘bollito’. Contro l’Atalanta il Milan non brilla, ma sa per l’ennesima volta di poter contare su un fuoriclasse assoluto. Due gol tanto semplici quanto importanti, sia per i record personali (è decimo nella classifica dei migliori marcatori di tutta la storia del Diavolo) che per la risalita della squadra di Massimiliano Allegri.

Francesco Lodi: il Catania è Francesco Lodi e Francesco Lodi è il Catania. Tornato da sei mesi tristi al Genoa, il metronomo rossoblù si è subito ripreso la Sicilia con l’assist su punizione per il vantaggio di Barreto (seppur viziato da un netto fuorigioco) e con il rigore del raddoppio. Ora la salvezza non è più un’utopia per gli etnei.

FLOP

L’ingenuità di Daniele De Rossi: Capitan Futuro non è nuovo a simili errori. Il cartellino rosso maturato domenica sera a Torino, tuttavia, risulta ben più grave per i mesi a venire che per il risultato finale del big-match che la Juventus stava già dominando per 2-0. Il discorso è sempre il solito: De Rossi ha la testa per diventare finalmente un top player o, spinto dal suo prorompente tifo per la Roma, sente troppo la pressione di alcuni match, risultandovi poi deleterio?

Le difficoltà del Bologna: già Alessandro Diamanti sta vivendo la peggior stagione della propria carriera in Serie A, poi senza di lui (assente per squalifica) per gli emiliani creare gioco appare impossibile. A Catania, contro una squadra in crisi di risultati ed identità, Stefano Pioli schiera un undici innocuo che si scioglie al primo ostacolo. Con Cristaldo e Moscardelli impalpabili e Bianchi ed Acquafresca in panchina, per raggiungere la salvezza serviranno un mezzo miracolo e soprattutto un nuovo attaccante dal mercato di gennaio.

Gli sbadigli di Chievo-Cagliari: quando l’emozione principale di una partita è un calcio di rigore calciato alle stelle, è meglio non aggiungere altro a commento della situazione. Lo specchio del declino della Serie A è anche questo: al Bentegodi solo tanti sbadigli, in FA Cup gol, emozioni e giant-killer come negli anni d’oro della manifestazione. Due pianeti lontanissimi uno dall’altro, e dire che dovrebbe essere lo stesso sport. Dovrebbe.

Di seguito i tre migliori giovani italiani del 18esimo turno:

Bryan Cristante (Milan): esordio da titolare in campionato a 18 anni e traversa dopo dieci minuti di gioco. Per il rossonero, con la propria squadra avanti contro l’Atalanta a venti dalla fine, la giornata di gloria era già piena di soddisfazioni. Ma poi, con un rasoterra da fuori area tanto preciso quanto letale, ecco il tris: prima gioia in Serie A e una certezza, l’Italia ha trovato una nuova stella a centrocampo.

Ciro Immobile (Torino): nel primo tempo sigla il nono gol stagionale di un 2013-2014 da ricordare a lungo (e non ancora terminato…) e fallisce anche la palla del raddoppio contro il Parma. Poi si infortuna e lascia il campo all’intervallo, aprendo la strada alla rimonta emiliana contro un Torino oltremodo sbadato in fase difensiva.

Luca Toni (Hellas Verona): il giovane attaccante dei veneti è una delle sorprese più belle di questa stagione. Ennesima doppietta, con un secondo gol pazzesco per movimento ed esecuzione, ed una presenza costante nell’area di rigore avversaria che spaventerebbe qualsiasi portiere. Se continua così è da Mondiale. Ah, come dite, Luca Toni ha 36 anni? Peter Pan.

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Foto da: Alex Grimm/Bongarts/Getty Images