Sochi 2014 | Monopolio Kummer. Wild e Zavarzina: medaglie e amore

Sempre lei, l’immensa Patrizia Kummer. Il ritardo nella prima manche dalla rivale più ostica del momento, la giapponese Tomoka Takeuchi, non la spaventa e la svizzera è medaglia d’oro nel PGS olimpico a Sochi 2014 (qui la cronaca). Un successo voluto e meritato: l’elvetica è la dominatrice dello snowboard alpino femminile, campionessa della Coppa del Mondo generale da tre anni e delle due specialità in questa stagione. La Kummer è arrivata in Russia con tutte le luci dei riflettori puntati addosso, e non fallisce. Come le vere campionesse, ecco il primo oro. E sabato, in PSL, si può scrivere la storia per un en-plein clamoroso: vince tutto lei, sempre.

Ma da una delle gare più strane degli ultimi anni – come ammesso anche da molti atleti per le condizioni ghiacciate della neve – esce un’altra storia che vale la pena raccontare. E’ quella di Vic Wild, americano che fa gioire la Russia proprio nell’Olimpiade di casa. Un solo grande risultato finora, il bronzo ai Mondiali 2013, oltre a due podi in Coppa del Mondo: Wild è oro sulla pista “adottiva” davanti alla sorpresa svizzera Nevin Galmarini, ad un passo dall’incredibile doppietta elvetica. Adottiva dicevamo, sì, perché Wild nasce, cresce e si rende famoso al Circo Bianco con gli Usa. Poi, nel nel 2012, il matrimonio con la russa Alena Zavarzina: una scelta difficile, dettata forse più dal cuore che dalla ragione. Ma che oggi paga con una doppia soddisfazione: oltre alla sua, anche quella di tutto il popolo dell’Est.

Anzi, forse doppia è riduttivo. Sì, lo è per certo: meglio dire tripla. Perché sul gradino più basso del podio, nella gara femminile, c’è proprio la Zavarzina: un bronzo della consorte del nuovo campione olimpico, mica male. Una famiglia baciata dal talento, dalla fortuna e dal successo: c’è chi domina – come la Kummer – e chi stasera festeggerà con il proprio compagno una duplice medaglia a Cinque Cerchi.

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