Calcio

Europa League: derby e dragoni, serata di fuoco per l’Italia

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Archiviata la Champions League con la cocente eliminazione del Milan sul campo dell’Atletico Madrid (4-1 dopo l’1-0 madrileno dell’andata), è tempo di ottavi di finale di Europa League per le tre formazioni italiane ancora rimaste in corsa. Una, però, saluterà sicuramente la competizione ad un passo dai quarti: il derby tra Juventus e Fiorentina si propone infatti come una sfida caldissima e senza esclusione di colpi, dal pronostico aperto e – inutile sperare il contrario – dalle accese polemiche.

Si è già intuito molto con il “pranzo” – così l’ha definitivo via Twitter la società bianconera – di domenica in un campionato ormai chiuso in favore della Vecchia Signora. Dunque, concentrazione massima in Europa per i ragazzi di Antonio Conte, attratti dalla finale casalinga di maggio. Guai però a sottovalutare i viola, unico club italiano insieme alla Roma in grado di sconfiggere la Juventus in questa stagione con una memorabile rimonta da 0-2 a 4-2 nello scorso ottobre. I bomber sono pronti, Fernando Llorente (o forse Pablo Daniel Osvaldo) da una parte e Mario Gomez dall’altra: il tedesco, che ancora non ha lasciato il segno tra i tifosi toscani, vanta una grande esperienza internazionale con il triplete vinto con il Bayern Monaco e potrebbe tornare in grande stile dopo il lungo infortunio punendo Gigi Buffon. Impossibile quindi fare un pronostico, sebbene i valori della rosa – e soprattutto quelli del campionato – suggeriscano Juventus.

Ma alle 19 sarà la volta del Napoli, antipasto altrettanto importante di un derby italiano in Europa che manca da Inter-Milan del 2005 poi sospesa per lancio di fumogeni. I partenopei saranno impegnati in Portogallo, nella tana dei Dragoni vincitori del trofeo nel 2010-2011 grazie alle reti di Radamel Falcao. Il Porto è una compagine decisamente rimaneggiata dall’orchestra di gioco maestosamente guidata da André Villas-Boas, ha perso il fuoriclasse Hulk e di recente ha vissuto un cambio di allenatore, passando da Fonseca a Luis Castro. C’è però una vecchia conoscenza del calcio italiano, arrivato come stella e partito come meteora, che sta vivendo tra i lusitani una seconda giovinezza. Si tratta di Quaresma, il re della trivela mai apprezzato a fondo dall’Inter: basterà per spaventare Gonzalo Higuain e compagni?

 

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