Tennistavolo: i criteri di qualificazione a Rio 2016

Il tennistavolo italiano vive un periodo di estrema difficoltà. Il 2013, però, potrebbe essere inquadrato come l’anno della possibile rinascita, del riscatto dopo qualche stagione veramente negativa ed avara di risultati. La qualificazione alla divisione europea maggiore della squadra maschile, i successi giovanili di Leonardo Mutti e la crescita di qualche atleta talentuoso indicano che, perlomeno, qualcosa si sta muovendo per non ripetere gli errori del passato.

Tuttavia, il gap con le principali nazioni d’Europa e soprattutto del mondo resta illimitato. Lo si nota, specialmente a livello individuale, nelle grandi competizioni internazionali, in cui gli atleti del Bel Paese stentano a superare i gironi di qualificazione e non vanno quasi mai oltre il primo turno ad eliminazione diretta. Con Rio 2016 all’orizzonte, quali speranze di partecipazione?

AGGIORNAMENTO 18/1/2016: ecco i criteri di qualificazione pubblicati dal sito ufficiale di Rio 2016. I posti a disposizione sono 84 al maschile e altrettanti al femminile, che diventeranno poi 86 con il paese ospitante e quello riservato alla Tripartite Commission Invitation. Alle gare individuali prenderanno parte 64 atleti per sesso: 40 otterranno il pass attraverso i vari tornei di qualificazione continentale, 22 in base ai piazzamenti nel ranking olimpico a maggio 2016, uno sarà brasiliano e un altro consegnato dalla Tripartite Commission Invitation. Nella prova a squadre, le sei migliori nazioni – una per zona – nel ranking olimpico a maggio 2016 otterranno il biglietto (portando un terzo atleta), il Brasile è già qualificato come paese ospitante le successive nove saranno scelte tra quelle con già due atleti qualificati per l’individuale. Nel caso ci fossero più di nove nazioni con due atleti qualificati per l’individuale, si procederà alla scrematura in base al piazzamento nel ranking olimpico a maggio 2016.

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