Calcio

Mondiali Brasile 2014, le 32 squadre: il Brasile

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Inizia il viaggio di Olimpiazzurra verso i Mondiali di calcio in Brasile. Nelle prossime settimane vi presenteremo una ad una le trentadue nazioni partecipanti. L’apertura è dedicata alla Seleçao padrona di casa, che sogna di ripetere il successo della Confederations Cup 2013 e di conquistare il successo casalingo dopo la delusione del 1950.

GIRONE – I verdeoro sono inseriti nel girone A con Croazia, Camerun e Messico e apriranno la rassegna iridata contro gli europei la sera del 12 giugno. Già agli ottavi, però, è prevedibile uno scontro tra titani contro una fra Spagna e Olanda.

STORIA – Il Brasile non necessita di presentazioni. Cinque volte campione (1958, 1962, 1970, 1994, 2002), due finalista (1950 e 1998) ed altrettante sul podio (1934 e 1978). E’ la nazionale più gloriosa di tutto il calcio mondiale, quella più spettacolare e invidiata. Davanti al pubblico amico, però, è vietato fallire e la pressione sarà massima.

STELLA – Il più atteso è Neymar, funambolico attaccante cresciuto nel Santos e passato in estate al Barcellona. Il fuoriclasse, però, sta in difesa e guida la retroguardia del Paris Saint-Germain dopo aver fatto le fortune del Milan. Si tratta di Thiago Silva, icona di un Brasile che nel corso degli anni si è europeizzato sempre di più: il concetto “primo non prenderle” viaggia sempre di più a braccetto con il calcio-spettacolo del reparto offensivo.

ROSA – In attesa di conoscere i convocati di Felipe Scolari, è già possibile definire con un aggettivo la squadra brasiliana. Completa. Perché in porta c’è Julio Cesar, sempre una garanzia anche dopo un paio di stagioni in secondo piano, e la difesa come scritto prima è solida con il duo Thiago Silva-Dante (o all’occorrenza David Luiz). Maicon alla Roma pare rinato e punta al Mondiale, ma anche il reparto terzini è ottimo con gli esperti Dani Alves e Marcelo. Paulinho è stata la lieta sorpresa della Confederations e punta a confermarsi per dimostrare al Tottenham di poter fare parte del progetto Spurs al 100%, Ramires, Hernanes, Luiz Gustavo e Oscar le altre stelle sulla linea mediana. Davanti spazio alla qualità di Neymar, alla fisicità di Hulk ed al fiuto del gol di Fred. Sulla carta, c’è tutto per vincere.

AMBIZIONE – Inutile nascondersi, il Brasile deve vincere. E’ un obbligo morale, per scacciare i fantasmi del Maracanazo e le difficoltà sociali di un paese che nel 2016 ospiterà anche le Olimpiadi estive. Non raggiungere le semifinali sarebbe più che un fallimento, poi servirà la massima concentrazione possibile.

 

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