Nuoto
Nuoto: Paltrinieri, il binomio vasca-acque libere è possibile
“Il fondo? A me piacerebbe, non lo nascondo. Sto cercando di avvicinarmi al nuoto in acque libere piano piano, un passo alla volta ma devo ammettere che il pensiero c’è. La vasca resta sempre il mio habitat naturale però ho testato che i risultati stanno arrivando anche su distanze più lunghe e già a Berlino non è escluso che possa anche provare un’avventura sul fondo“. Con queste parole, rilasciate ad Olimpiazzurra in quel Riccione durante gli Assoluti di nuoto (qui l’intervista completa), Gregorio Paltrinieri ha fomentato le speranze degli appassionati di nuoto italiani in vista del futuro. Fuoriclasse nei 1500 stile libero con al collo il bronzo mondiale conquistato a Barcellona 2013, il 20enne carpigiano può diventare competitivo anche nel nuoto di fondo?
Gli indizi portano verso il sì. Domenica 6 aprile, nei 5000 metri agli Assoluti primaverili di nuoto di fondo nella vasca di Riccione, Paltrinieri ha infatti timbrato il nuovo record italiano della specialità. Pochi giorni dopo, con una forma in calando dopo i tanti sforzi di una settimana di full-immersion, Greg ha conquistato un doppio secondo posto negli 800 sl e nei 400 sl (dietro a Gabriele Detti) e ha trionfato nei suoi 1500 sl abbassando il proprio primato nazionale ottenuto ai Mondiali spagnoli. Le due fatiche, agli Europei di Berlino di quest’estate (18-24 agosto), sono dunque compatibili.
Restano da vedere le motivazioni dell’azzurro, dominatore in vasca nonostante il solito problema delle virate (che invece non incontrerebbe nel fondo) e sicuramente desideroso di vincere anche nella nuova esperienza. I precedenti non mancano: Oussama Mellouli, tunisino classe 1984, vanta infatti tre medaglie olimpiche tra piscina (oro nei 1500 a Pechino e bronzo a Londra) e acque libere (oro nella 10 km di Londra). Paltrinieri potrebbe inoltre rappresentare il rilancio del nuoto di fondo maschile: dopo il calo – dovuto all’età – di Valerio Cleri, il Bel Paese non è riuscito a trovare il ricambio generazionale che invece nelle donne è pienamente riuscito grazie a Martina Grimaldi. Gli ultimi segnali sono incoraggianti, tuttavia il vero crack deve ancora arrivare: che sia proprio il carpigiano?
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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