Europa League: la notte di Benfica-Siviglia, tra maledizioni e rimpianti

E’ la notte di Benfica-Siviglia, ma è soprattutto la notte dei rimpianti del popolo bianconero. Lo Juventus Stadium, infatti, farà da cornice questa sera (fischio d’inizio alle 21.05) alla finale di Europa League tra portoghesi e spagnoli, mentre la Vecchia Signora si leccherà le ferite sul proprio divano dopo l’eliminazione in semifinale per mano dei lusitani. Il terzo scudetto consecutivo non è stato festeggiato al meglio dalla truppa di Antonio Conte: troppo grande l’amarezza per aver mancato la possibilità di alzare al proprio cielo una coppa internazionale.

Di fronte dunque Benfica e Siviglia, favoriti i primi per quanto raccolto il stagione. Gli andalusi, tuttavia, hanno già dimostrato in passato di godere della giusta esperienza per alzare l’ex Coppa Uefa e, soprattutto, saranno aiutati dalla cabala. Sì, perché anche se ormai è arcinota a tutti, la maledizione di Belà Guttmann è pronta a colpire ancora una volta le Aquile di Lisbona. Dopo sette finali europee perse dal momento della frase dello storico allenatore ‘scaricato’, l’ottava potrebbe diventare l’ennesimo incubo per i tifosi del Benfica, già sconfitti dodici mesi fa dal Chelsea al 92′. Ora il pronostico è dalla loro parte, ma cosa ne pensa il destino?

Sogna, dunque, il popolo spagnolo. Il Siviglia è quinto in Liga (il Benfica ha invece alzato il campionato portoghese prima della doppia sfida contro la Juventus e si è anche già aggiudicato la Coppa di Lega) e vanta un pubblico caldissimo, pronto a sostenere i propri beniamini anche in Piemonte. I 40 mila posti dell’impianto bianconero sono ovviamente stati assegnati tutti e sugli spalti si assisterà ad uno spettacolo tutto mediterraneo e caliente. La vera partita, però, si giocherà in campo: lusitani falcidiati dalle assenze tra infortuni e squalifiche, andalusi guidati dal talento di Rakitic ma più sbadati in difesa. Attenzione alle sorprese, anche perché il fato è pronto a intervenire. Sarà perciò una grande notte di calcio, ma non solo: tra maledizioni e rimpianti, chi festeggerà in casa della Juventus?

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